Sanremomente scorretto

Altro che canzoni, ecco la rubrica che le suona a tutti. Parità di genere, l'effetto bouquet sul palco

Orietta Berti

Orietta Berti

Fiori uguale Sanremo. Troppo facile. Fiori uguale parità di genere. Anche. Fine della canzone e il copione fa entrare il bouquet. Ma a chi va? Se c’è una cantante donna non ci sono dubbi. Il dono è certo e assicurato.

Ma se c’è un gruppo misto? Di solito va a lei con un gesto di galanteria che ancora può andare di moda. Anzi piace proprio perché l’educazione e il bon ton a volte sono messi in un angolo.

A volte però il bouquet se lo prende il maschietto perché la parità di genere al femminile può iniziare proprio da un’uguaglianza alla rovescia se quei fiori se li prende anche l’uomo.

Miracolo di Sanremo dopo Loredana B. vice di Zinga, i palloni gonfiati dignitosi e la disabilità sul palco (meglio se prima di mezzanotte). Parità di genere sul palco in un trionfo di woman power dai tacchi rossi della Berté al monologo della Barbara Palombelli passando dal duo ‘Siamo donne oltre le gambe c’è di più’.

Non si può più parlare di valletta nel 2021 ma di coconduttrice. E la ‘Barca va’ canterebbe Orietta Berti, a bordo le donne forti e le donne vere che contribuiscono alla rinascita del nostro paese sottolinea la Palombelli. Fate rumore. Ma riprendetevi il bouquet di fiori che i maschietti vi vogliono portare via.