"Io dico di no", presentazione a Firenze del nuovo album di Riccardo Azzurri

Esibizione live il 9 gennaio alle Murate alle 18, ingresso libero

Riccardo Azzurri

Riccardo Azzurri

Firenze, 2 gennaio 2023 – S’intitola "Io dico di no" il nuovo album di Riccardo Azzurri. L’artista fiorentino lo presenterà il 9 gennaio alle Murate. Sarà un’esibizione live, con Viola Matteoli al violino, Marco Bucci al pianoforte e lo stesso Azzurri alla chitarra. L’appuntamento, a ingresso libero, è dalle ore 18 alle 19, col pubblico che potrà ascoltare dal vivo alcuni dei brani contenuti nell’ultimo lavoro del cantautore. Sono canzoni, come sempre, di grande intensità, in cui le note si sposano a testi che fanno riflettere ed emozionare. Tra le varie tracce non manca una dedicata alla Regina Elisabetta II, un bell’omaggio in musica a una delle personalità scomparse nel corso del 2022. Sono in tutto 10 le canzoni contenute nel nuovo album, nei quali spiccano brani di grande attualità che Azzurri aveva presentato in vari programmi ma che non aveva, fino ad ora, mai inserito nei suoi cd. “Come "Ferma la guerra" e "Pace sarà sotto questo cielo" – dice Azzurri -. Ho dedicato "Addio Regina di cuori" alla Regina d'Inghilterra, un grande simbolo che ho sempre ammirato. Tengo molto al brano "I violini di Auschwitz" ricordando quel gesto insensato perpetrato dai nazisti nei campi di sterminio dove gli ebrei che sapevano suonare quello strumento dovevano accompagnare in musica coloro che entravano nelle camere a gas. Gli altri brani come "Donna no","Cosa posso inventare","Maria", "Stella del sud", "L'ultima notte" appartengono al mio mondo interiore dove la mia anima si scontra con la passione il dolore e la ricerca spasmodica del sentimento”. A cosa dice di no Riccardo Azzurri? “Io dico di no a tutto ciò che osteggia e fa patire la nostra anima. Cosa mi aspetto dal 2023? Un po' di pace - dice in un messaggio video su Facebook - che i potenti possano trovare degli accordi e delle mediazioni e si possa arrivare a una soluzione tranquilla. Da genitore non so che mondo lascerò ai miei figli, penso ai figli dei miei amici, ai figli di tante persone che non conosco ma a cui voglio bene. Quando ero bambino pensavo al 2000 e mi chiedevo: chissà cosa succederà? Abbiamo visto che è successo di tutto, in ultimo la pandemia. Perciò auguro a tutti un 2023 carico di tanta salute, di tanto affetto, e che sia un mondo dove, finalmente, si possa uscire di casa e vedere il sorriso sui volti delle persone, cosa che purtroppo vedo sempre meno. Speriamo dunque in un mondo migliore”.

Maurizio Costanzo