Piero Pelù in libreria con 'Spacca l'infinito'

Il racconto inedito della sua famiglia: dalle storie di guerra del nonno Mario alla nascita dei Litfiba

Piero Pelù presenta il suo libro "Spacca l'infinito" (foto NewPressPhoto)

Piero Pelù presenta il suo libro "Spacca l'infinito" (foto NewPressPhoto)

Firenze, 15 febbraio 2021 - 'Spacca l'infinito' (Giunti editore) è il titolo del nuovo romanzo autobiografico di Piero Pelù, in libreria da oggi e che sarà presentato ufficialmente il 18 febbraio alle 15,30 sulle pagine social del cantante. Il rocker fiorentino e attivista ambientale si racconta in un libro tutto da scoprire, un libro dove c'è la musica ma non 'El Diablo'. "Spacca l'infinito", infatti, è il racconto inedito della sua famiglia che è poi il racconto dell’Italia attraverso gli occhi prima di un bambino poi di un uomo. Dalle storie del nonno Mario nelle trincee della prima guerra mondiale da cui nacque poi 'Guerra', una delle sue canzoni storiche dedicata all’antimilitarismo, a quando nel 1983 Piero consegnò il libretto universitario alla madre dichiarando che lasciava l’Università per percorrere le strade del rock con una giovane band che si era formata da poco: i Litfiba. "Una delle cose di cui vado più orgoglioso è proprio l'incontro con Ghigo (Federico Renzulli, ndr) e gli altri in via de Bardi 32, dove tutto ebbe inizio" spiega Pelù durante la presentazione del libro. E aggiunge: "Ma vado orgoglioso anche delle mie figlie, per le quali sono stato e sono un padre alternativo ma severo. E vado orgoglioso anche del matrimonio (con la pianista e direttrice d'orchestra Gianna Fratta, ndr)".

Il libro è una delle sfaccettature del lockdown: è figlio della frustrazione di aver appena pubblicato il nuovo disco 'Pugili fragili', subito dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con 'Gigante' - 'Spacca l'infinito' è proprio un verso della canzone -, e non poterlo suonare in giro a causa delle restrizioni dell’emergenza sanitaria. "A marzo 2020 l’album stava decollando – spiega il cantante – ed è esploso in volo con il primo lockdown nel pieno della promozione. Mi trovavo in Puglia con mia moglie per fortuna che ci eravamo sposati da poco altrimenti saremmo stati separati da centinaia di chilometri. Mi sono chiuso nel mio bunker, la mia ‘tana dei pirati’ e sono ripartito dai ricordi". Nel libro c’è quello che non ci si aspetta. "Parlo molto in maniera romanzata delle radici della mia famiglia che sono le radici del secolo scorso - prosegue Pelù -. Ci sono dentro tantissimi eventi che fanno parte del nostro Dna, la storia delle guerre, del Fascismo, del dopo guerra, del nucleare, dei due blocchi. Tutto quello che fa parte del mondo di cui parlo anche nelle canzoni ma che non avevo mai raccontato in una forma così esplicita. Sono tutti racconti che anche all’interno della famiglia fanno fatica a venire a galla anche perché sono storie di grande dolore”.

Durante la presentazione del libro, non manca il ricordo per Erriquez, la voce della 'Bandabardò', scomparso il 14 febbraio scorso. "Come artista è una gravissima perdita, ma lo è anche come intellettuale, e per me è anche una perdita umana perché io ed Erriquez siamo stati bambini insieme, abbiamo iniziato a fare sogni legati alla musica insieme" ricorda 'El Diablo'. E prosegue: "Con la Bandabardò ho un rapporto di vera fratellanza dai loro esordi, dal famoso concerto all’Arca di Follonica, poi sono venuti in tournée con me, ho partecipato ai loro dischi ai loro concerti".

Infine, il cantante non si sottrae dal dire la sua a proposito della situazione in cui si trova il mondo dello spettacolo a causa della pandemia. "La situazione per lo spettacolo dal vivo è in una condizione disperata da ormai un anno. È giusto pensare a dei ristori per il mondo della musica, ma che siano veramente spalmati come si deve e che non siano solo per i grandi enti" sostiene il rocker fiorentino.