Umbria Jazz Winter, trionfano le voci

I concerti di Gino Paoli, Maria Pia De Vito e Jazzmeia Horn alla 25a edizione della rassegna di Orvieto

Gino Paoli e Danilo Rea

Gino Paoli e Danilo Rea

Orvieto (Terni), 31 dicembre 2017 - L'incontro di Gino Paoli con il jazz dura ormai da qualche anno. Un rapporto che si è consolidato grazie alla figura di Danilo Rea. Infatti se c'è un pianista che si muove perfettamente a suo agio nella forma canzone questi è proprio Rea. Una capacità confermata anche dell'appuntamento di Umbria Jazz Winter che li ha visti insieme sul palco del teatro Mancinelli. L'intesa è ormai consolidata, tanto che Paoli può permettersi talvolta di derogare dalla linea melodica (come ne L'albergo a ore) e di avere Rea sempre pronto a sorreggere la struttura del brano. L'ora di musica ha preso a piene mani da un songbook vasto tra i classici di Paoli, brani francesi protagonisti dell'ultimo album del duo, standard della canzone italiana. Tra queste Il nostro concerto di Umberto Bindi e la selezione Endrigo-Lauzi-De André affidata al solo Rea. In alcuni brani (Sassi, Una lunga storia d'amore) il concerto è stato impreziosito dalla tromba di Flavio Boltro per esecuzioni in trio che fanno bene alla musica.

Il primo set della serata è stato affidato a Maria Pia De Vito e al suo progetto Cuore/Coração. Una visione della musica brasiliana trasformata nell'anima napoletana grazie all'incontro con il chitarrista Guinga e soprattutto con Chico Buarque. Sono proprio i brani di quest'ultimo i protagonisti principali del concerto (ricordiamo Construção e Vocé Vocé) in cui la cantante è affiancata da Huw Warren al piano, Gabriele Mirabassi al clarinetto, Roberto Taufic alla chitarra, Roberto Rossi alla batteria. De Vito ha confermato la sua grande vocazione melodica ma ha aggiunto parti tecniche e virtuosistiche fondamentali per brani dal ritmo veloce. Progetto interessante e ben realizzato dal vivo.

Un'altra voce di livello è quella di Jazzmeia Horn, che si è esibita nella sala dei 400 del Palazzo del Popolo. La cantante di Chicago è stata presentata come una delle star di questa rassegna, forte della vittoria dei premi dedicati a Thelonious Monk e a Sarah Vaughan. Jazzmeia mostra una tecnica di altissimo livello nell'ambito di un registro medio alto,  presentando brani originali costruiti per questa voce. Maestra dello scat, dà maggiori emozioni quando vira verso sonorità soul. Ottimi i musicisti che la affiancano, il pianista Victor Gould, il batterista Henry Conway III e soprattutto il contrabbassista Barry Fitzgerald.