Eurovision / LO SPECIALE. Maneskin: "Favoriti? Bene per la nostra musica"

La conferenza stampa del gruppo vincitore a Sanremo, sul palco di Rotterdam il 22 maggio

Eurovision (foto dal sito ufficiale)

Eurovision (foto dal sito ufficiale)

Rottterdam, 16 maggio 2021 - Favoriti a loro insaputa. Perché "non pensavamo di vincere a Sanremo, così come non pensiamo di vincere qui. Vogliamo solo far conoscere la nostra musica". Però i Maneskin, durante la conferenza stampa di presentazione per la loro presenza all'Eurovision Song Contest. hanno scoperto di essere secondi nei sondaggi. L'appuntamento per Damian, Victoria, Thomas e Ethan si è svolto in presenza, anche se molte domande arrivavano da giornalisti collegati da remoto. Ma anche dalla stampa straniera c'è molta considerazione per la formazione italiana e tanta attesa per la finale del 22 maggio. 

Måneskin durante le prove (foto Ebu/Andres Putting)
Måneskin durante le prove (foto Ebu/Andres Putting)

La vostra estetica è molto evidente e di grande impatto. Come preparate questo aspetto della vostra proposta?

"E' un altro modo di auto esprimerci attraverso il modo di vestirci stando sul palco, Grazie questo mandiamo il nostro messaggio sentendoci più a nostro agio, Quando pensiamo a una canzone, lo facciamo anche con la consapevolezza di come il pubblico la possa vedere oltre che ascoltare. E' una sensazione di libertà, senza pensare a ruoli di genere o a come ci vestiamo".

Come avete scelto la canzone tra quelle del vostro repertorio?

"Perché era qualcosa di inusuale rispetto alla tradizione di Sanremo. Per questo non pensavamo di vincere, anche se ovviamente siamo stati molto contenti".

Siete molto seguiti in Italia, e avete anche tante persone che vi seguono sui social. In questa occasione si aggiungerà una platea di milioni di spettatori. Pensate che questo vi aiuterà?

"Non penso che tutto ciò possa cambiare il risultato, molti dei nostri follower sono italiani e non possono votare per noi. Siamo comunque contenti, perché è un grande supporto".

Qual è la differenza maggiore tra Sanremo e l'Eurovision?

"I concorrenti. Poi ci sono molte cose simili come le prove e le interviste, solo che qui dobbiamo parlare inglese".

Ci sono altre vostre canzoni che dovremmo ascoltare per conoscervi meglio?

"Tutte le tracce del nostro disco, Teatro d'ira". 

Vi danno al secondo posto tra i favoriti, come vi sentite?

"Molto contenti, anche se sotto pressione. L'abbiamo saputo scendendo dal palco durante un'intervista con un giornalista del Regno Unito".

Piani per il futuro?

"Andremo in tour a dicembre in Italia. Speriamo di coprire quanto prima anche altri paesi europei, appena sarà possibile tornare a viaggiare".