Labèque, due pianoforti per Glass

Il duo delle sorelle Katia e Marielle ha eseguito anche Debussy e Schubert a Pietrasanta in Concerto

Marielle e Katia Labèque (c) Bernard Rosenberg per Pietrasanta in Concerto

Marielle e Katia Labèque (c) Bernard Rosenberg per Pietrasanta in Concerto

Pietrasanta, 24 luglio 2021 - Il ritorno del duo pianistico formato dalle sorelle Katia e Marielle Labèque a Pietrasanta in Concerto ha fatto seguito all'inaugurazione della rassegna giunta alla sua XV edizione. E' infatti toccato al trio formato da Michael Guttman (direttore artistico) al violino, Jing Zhao al violoncello, Alexey Botvinov al pianoforte con un progamma dedicato a Mozart, Rachmaninov e Arensky. Il successivo appuntamento con il duo Labèque riprendeva in parte, così come nella prima serata, due tematiche della rassegna: l'attenzione verso la letteratura pianistica e la proposta di pagine rare. In questo caso la suite Les enfants terribles di Philip Glass. Undici movimenti dove la narrazione entra prepotentemente nel linguaggio minimalista. 

Forse i cultori più ortodossi del genere potrebbero storcere il naso, a causa di una funzione descrittiva che non disdegna influenze come quelle del musical. Ma è facile cambiare idea grazie alla grande valenza tecnica del duo e alla confidenza con un lavoro che non è certo ascoltato tutti i giorni. Le sorelle Labèque avevano già preparato il terreno al successo della serata. Prima con le straordinarie Epigraphes Antiques di Claude Debussy, rese con rigore e sensibiità. Poi con la Fantasia in Fa minore D 940 di Franz Schubert, dove lo Sturm und Drang è evidente nel trattamento melodico, nelle figurazioni del movimento vivace, nelle battute in modo maggiore.

Tre visioni diverse del repertorio per due pianoforti (o quattro mani come in Schubert) che hanno mostrato la straordinaria duttilità del duo, ma anche la conferma della su forte unitarietà nella proposta musicale.