Ecco perché la ripresa è possibile

Il tessuto produttivo fiorentino e toscano al centro del convegno promosso da PwC e La Nazione

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di Monica Pieraccini

Transizione energetica, digitalizzazione, investimenti pubblici e privati. Queste le sfide che, insieme alle risorse del Pnrr, possono contribuire al rilancio economico del nostro territorio e dell’intero Paese, come è emerso ieri nel corso di Top 500 Firenze, l’evento online, una delle tappe del progetto Top 500, che è stato aperto ieri dalla direttrice de La Nazione Agnese Pini e da Francesco Forzoni di Pwc Italia. Dall’analisi delle performance delle aziende fiorentine, basata sui dati di bilancio al 31 dicembre 2020 e illustrata nel corso dell’iniziativa da Francesco Giunta, professore ordinario di economia aziendale dell’Università di Firenze, è emerso che avere una maggiore propensione verso gli investimenti, in particolare quelli in attività immateriali o intangibili, come ricerca e sviluppo, può essere un elemento determinante per le aziende nell’affrontare qualsiasi crisi, anche quella determinata da una pandemia.

Tra le 500 aziende top, sono quelle più grandi ad aver sofferto di più in termini di ricavi, ma anche quelle che hanno avuto i margini migliori. Dei 16 comparti presi in considerazione, sono sette quelli che hanno trainato ricavi e margini operativi delle imprese: automotive, calzature, tessile e abbigliamento, commercio al dettaglio, commercio all’ingrosso, elettronica e informatica, farmaceutico e sanità, gomma, chimica e plastica. Di questi elettronica e informatica e farmaceutico e sanità sono risultati i più vitali, insieme a gomma, chimica e plastica.

Per queste imprese eccellenti, ma non solo, il Pnrr può rappresentare un’opportunità per il rilancio. Secondo i numeri sciorinati da Simone Guidi, partner Pwc Italia, il Piano nazionale di ripresa e di resilienza destina alla Toscana 2,3 miliardi di euro, 650 milioni alla città metropolitana di Firenze, di cui 550 milioni di progetti già approvati. Ci sono dentro, tra gli altri, lo stadio (95 milioni), le nuove linee della tramvia (150 milioni per il tratto Libertà-Bagno a Ripoli e 223 milioni per Piagge-Campi Bisenzio), tre progetti del Comune per la qualità dell’abitare (45 milioni).

Se approvati saranno finanziati dal Pnrr, ha spiegato Alberto Irace, amministratore delegato di Alia, intervenendo alla tavola rotonda moderata dalla giornalista de La Nazione Lisa Ciardi, anche una parte dei 700 milioni di investimenti programmati dall’azienda fino al 2031. La sostenibilità ambientale è una delle sfide dei prossimi anni.

"L’impatto zero è un’utopia e tutta questa frenesia sul tema si scontra con una realtà complessa. La sfida è lunga, ma è un bene che anche noi, con il nostro primo bilancio di sostenibilità, si sia cominciato a lavorare su questo", ha evidenziato il cavaliere Lorenzo Coppini, amministratore delegato di B&C Speakers, una delle 500 top aziende fiorentine, leader al mondo nella componentistica per altoparlanti, con 160 dipendenti per circa 60 milioni di fatturato. Impossibilitato a intervenire perché occupato nel cda di UnipolSai, Bernabò Bocca, presidente di Sina Hotels, ha concluso l’evento con un videomessaggio.

"La sostenibilità – ha evidenziato – è un tema chiave anche nel turismo. Quello di oggi è sempre più sofisticato, molto attento all’ambiente: anche negli alberghi i turisti non vogliono più vedere sprechi di acqua o di elettricità".