"Cartario, vetro e ceramica stanno soffrendo Il Pnrr è la chiave di volta per la vera ripresa"

L’assessore alle attività produttive Marras illustra le linee guida dei prossimi mesi. "La Toscana ha molte occasioni da cogliere"

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di Lisa Ciardi

Nonostante il periodo all’insegna dell’incertezza, la Toscana continua a scommettere sulla ripresa. A fare il punto, l’assessore regionale all’economia Leonardo Marras.

Quali sono le differenze rispetto allo scorso anno?

"L’anno scorso, in questo stesso periodo, eravamo nel mezzo delle restrizioni Covid, ma si intravedevano gli spiragli della ripresa che poi si è concretizzata, più che altro, nell’export. Nel 2021, infatti, le esportazioni dei distretti produttivi toscani, grazie a un rimbalzo del +29,1%, hanno toccato i 21,2 miliardi di euro e hanno superato di oltre 700 milioni il valore del 2019 (+3,8%). Dati positivi che si sono consolidati fino alla prima parte del 2022. Ciò che accomuna i due periodi è l’incertezza. La competitività delle imprese toscane nei prossimi mesi dipenderà dalla loro capacità di mettere in campo strategie adatte a selezionare e diversificare i mercati di destinazione e i paesi di provenienza delle materie; puntando anche sulla digitalizzazione. Come sempre, la Regione sarà al loro fianco".

Quanto sta incidendo la situazione in Ucraina?

"Prima della guerra stavamo già osservando un aumento dei consumi di energia determinato dalla forte ripresa mondiale. Sommato all’incremento del consumo di gas e ad altri fattori, questo ha determinato l’inizio di una crisi energetica che rischia di essere duratura. A ciò si sono aggiunte le tensioni geopolitiche. Da qui il timore che la ripresa possa subire una significativa interruzione".

Quali settori stanno reggendo meglio? E quali peggio?

"La maggior parte dei settori del manufatturiero sono esposti a conseguenze negative. Ma, è evidente come siano le aziende del cartario e della chimica a fronteggiare i maggiori incrementi di costo legati al consumo di gas ed energia elettrica, insieme alle imprese del vetro, della ceramica. C’è poi il fronte dell’importexport: in questo caso, l’industria dei macchinari è quella più legata alla domanda dalla Russia, seguita da industria estrattiva, meccanica di precisione, industria chimico-farmaceutica, altri comparti dell’industria metalmeccanica e, non ultimo, il comparto moda. Siamo anche importatori di materie prime, forniture di beni e semi lavorati. Le criticità sono comunque generalizzate".

Il pnrr come e quanto può incidere sulla ripresa?

"Il Pnrr è stato pensato come strumento-choc per dare gambe alla ripresa post pandemia. Per l’Italia vale più di 190 miliardi di euro, tra sovvenzioni e prestiti, che possono rappresentare una svolta in tutti i settori. Per la Toscana, che rimane una regione a forte vocazione internazionale, ci sono molte occasioni da cogliere, puntando su digitalizzazione, sostenibilità, inclusione".

Quali sono le iniziative della Regione a supporto delle imprese?

"Il Pnrr è il cuore delle attività di supporto allo sviluppo e alla crescita del Paese attraverso investimenti pubblici. A breve partirà la nuova programmazione regionale dei fondi strutturali 2021-2027 che ci presenterà il quadro di strumenti e risorse pubbliche per il sostegno al sistema produttivo regionale. Le imprese toscane però devono essere accompagnate di più per cogliere le occasioni d’incentivo che il governo mette a disposizione. In questo quadro la Regione, oltre a stanziare risorse utili al cofinanziamento delle varie misure, sta lavorando con le associazioni di categoria a uno sportello dedicato alle imprese, chiamato unlock Toscana. L’esperienza di Invest in Tuscany, diventata modello nazionale del settore, mostra come l’ente pubblico possa aiutare il sistema a crescere di valore e competitività".