"Bisogna investire in evoluzione Così possiamo aiutare le imprese"

Francesco Forzoni, partner PwC Italia: "Sviluppiamo servizi per accompagnare i clienti in percorsi virtuosi"

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di Lisa Ciardi

Si definiscono ESG, acronimo per Environmental, Social and Governance, e sono i tre fattori centrali nella misurazione della sostenibilità di un investimento. Oggi sono considerati una leva nella creazione di valore e non più un ostacolo al business. Parla Francesco Forzoni, partner PwC Italia.

Che ruolo ha la sostenibilità nel vostro lavoro?

"In PwC guardiamo alla sostenibilità come elemento chiave per sviluppare i servizi e accompagnare il percorso virtuoso che i nostri clienti scelgono. Per questo abbiamo strutturato un team di competenze multidisciplinari, impegnato nel fornire soluzioni che garantiscano il perseguimento di risultati sostenibili. Non solo competenze sulle soluzioni dunque, ma anche sui settori (le industry) per guardare alle sfide dei nostri clienti integrando, ove necessario, l’uso della tecnologia".

In che modo questo approccio favorisce le imprese?

"Le aziende che investono in evoluzione ESG ottengono mediamente performance superiori e si osserva una correlazione positiva tra la sostenibilità e altri fattori come qualità e bassa volatilità. Si registra maggiore competitività (gestione del rischioopportunità) e un migliore accesso al credito".

Ci sono altri vantaggi?

"Molti. Per esempio la coerenza con i requisiti che possono essere richiesti da parte degli attori di filiera (clienti o fornitori) e il rispetto degli obblighi regolamentari e di reporting, che permette di mantenere una comunicazione chiara e aperta con gli stakeholder. Non mancano i vantaggi nel settore finanziario, col riposizionamento strategico dell’area Investment Banking per collocarsi come partner strategico di crescita e creazione di valore sostenibile. Si registrano potenziali benefici nel medio e lungo periodo in termini di reputazione, minore rischiosità e migliore visibilità".

Per anni la sostenibilità è stata considerata un freno allo sviluppo. Qual è la percezione attuale?

"Negli ultimi anni il numero di banche e investitori istituzionali che investono in ambito sostenibilità è aumentato: i fondi sostenibiliESG hanno raggiunto livelli record nel 2020 con oltre 51 miliardi di dollari di nuovi investimenti, più del doppio del precedente record del 2019. A settembre 2020, il PRI (Principles for Responsible Investment, i 6 criteri stabiliti dalle Nazione Unite per appoggiare gli investitori nell’implementazione di aspetti ESG nelle loro decisioni di investimento) contava oltre 3.000 firmatari con 85 trilioni di euro di asset in gestione (AUM – Asset Under Management), rispetto ai soli 63 firmatari con 5 trilioni di euro di AUM nel 2006". Che ruolo ha la finanzia sostenibile?

"Fondamentale. Nel 2020 le aziende con rating ESG più elevati hanno mostrato rendimenti differenziali maggiori. Tra l’altro dal fy21, ma con maggior profondità dal fy22, ci saranno i primi risultati dell’applicazione della tassonomia europea, la prima norma che aiuta a definire quanta parte, di un determinato business, sia in effetti green. L’applicazione progressiva del Reg 85220 della EU diventerà il vero strumento di rating per valutare per performance ESG delle società. Poi la scelta della Commissione Europea di legare buona parte dei fondi del Recovery Fund (in Italia circa 60 miliardi di euro del Pnrr) alla transizione ecologica e a obiettivi di carbon-neutralità".