MARCO MAGI
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La rassegna di Miren Etxaniz . La musica classica è cultura: "Il mio grande sogno è avere sempre più giovani in teatro"

All’artista basca diplomata a Parigi è affidata la direzione della rassegna dei “Concerti”. Da anni si occupa di festival sempre con particolare attenzione alle nuove generazioni.

La rassegna di Miren Etxaniz . La musica classica è cultura: "Il mio grande sogno è avere sempre più giovani in teatro"

La rassegna di Miren Etxaniz . La musica classica è cultura: "Il mio grande sogno è avere sempre più giovani in teatro"

Undici edizioni, un crescente successo, di pubblico e della critica. ‘Concerti a Teatro, che vedrà la sua prima tappa il 22 dicembre con ‘Flying Bach’ al Teatro Civico, è sulle spalle di Miren Etxaniz, a cui la Fondazione Carispezia – che promuove e organizza la rassegna – ha affidato la direzione artistica. Miren Etxaniz, musicista basca diplomata a Parigi in pianoforte e scrittura musicale, ha anche approfondito studi di filosofia e coltivato la sua grande passione per la letteratura. Arrivata in Italia per frequentare l’Accademia Musicale Chigiana e l’Accademia ‘Incontri col maestro’ di Imola, da anni si occupa della direzione di festival e rassegne musicali, con grande attenzione al mondo giovanile, collaborando pure con amici musicisti in formazioni cameristiche.

La rassegna è nata anche per integrare la programmazione del Civico. Che sapore ha questa sfida?

“’Concerti a Teatro’ prende vita inizialmente – esordisce Etxaniz – per dare un seguito a ProgettoMusica, iniziativa rivolta alle scuole del territorio spezzino, promossa da Fondazione Carispezia per avvicinare i giovani alla musica classica, con concerti realizzati in orario scolastico. Dopo 10 anni di questo percorso (e con la nascita anche del liceo musicale Cardarelli alla Spezia) si è pensato di trasformare tale esperienza proponendo un cartellone organico di musica classica al Teatro Civico, per dare una continuità e tradizione all’ascolto della musica dal vivo a teatro. Pertanto, non si tratta semplicemente di una sfida, ma di un’evoluzione naturale di un percorso di avvicinamento alla musica classica”.

Pensando agli albori, come è cambiata la kermesse?

“È passato ormai un decennio dalla prima edizione. Mi sembra che anno dopo anno il cartellone abbia acquisito una sua particolare personalità, rendendosi riconoscibile a livello nazionale. Credo che, nel tempo, ‘Concerti a Teatro’ abbia maturato un suo modo originale di programmare, che accanto ai grandi artisti, prevede un’importante presenza di musicisti giovani con proposte sempre innovatrici nel contenuto e nella forma”.

Qual è la maggiore differenza tra la prima edizione e quella attuale?

“Quest’ultima, l’undicesima, è caratterizzata della presenza delle orchestre. Avremo la possibilità di sentire opere sinfoniche come ‘Dal Nuovo Mondo’ di Dvorak o il concerto per pianoforte di Čajkovskij, che per la loro grande dimensione orchestrale sono rare da ascoltare dal vivo”.

E cosa è rimasto di intoccabile?

“La presenza di grandi nomi del panorama internazionale della musica classica, come Lugansky, Brunello, Sollima, Owen. Artisti riconosciuti a livello mondiale, che si esibiscono nei più prestigiosi teatri”.

A chi deve dire soprattutto grazie...

“’Concerti a Teatro’ è un progetto di Fondazione Carispezia e sono molto onorata e grata del compito che mi è stato assegnato per la realizzazione della rassegna. È altrettanto doveroso ringraziare il pubblico che in tutti questi anni ha seguito i ‘Concerti a Teatro’, con interesse e partecipazione. Voglio ricordare anche tutti i musicisti del territorio che con tanto amore ci hanno sostenuto, dando sempre buoni consigli e apprezzamenti. Infine, ringrazio i giovani del liceo musicale e del Conservatorio Puccini che, con il loro entusiasmo, dalla prima edizione sono sempre stati presenti e quest’anno saranno coinvolti anche nella redazione delle note di sala”.

Nel programma di quest’anno, chi pensi sarà una sorpresa?

“Sicuramente sarà imperdibile il concerto di Čajkovskij con Dmitry Masleev al pianoforte e l’Orchestra della Toscana sotto la direzione di Andrea Battistoni e altrettanto rappresenterà una sorpresa sul podium, sempre con l’Orchestra della Toscana, la direttrice d’orchestra Erina Yashima e la trombettista francese Lucienne Renaudin-Vary”.

Un nome solo, so che è difficile, allora magari tre di quali siano stati gli appuntamenti più sconvolgenti tra tutte le edizioni?

“Il primo ricordo va a Gidon Kremer con Kremerata Baltica, che inaugurò la prima edizione nel 2014. Un altro evento indimenticabile è stato nel 2018 la Passione secondo Giovanni con Amsterdam Baroque Orchestra e Coro con Ton Koopman. Ma un concerto per me indimenticabile è stato quello del pianista Arcadi Volodos, nel 2016”.

Quale sarebbe il suo sogno nel cassetto per questa manifestazione?

“Avere sempre più giovani in teatro”.

In generale come possono i giovani trovare il loro ‘posto al sole’ nella musica?

“Il segreto per riuscire ad affermarsi è quello di portare avanti le proprie idee – aggiunge Etxaniz – , se la musica rappresenta questo per qualche giovane, consiglierei di perseverare, poiché se tutti i giorni si lavora per conseguire un obiettivo o un ideale, si finirà per ottenerlo”.