Le misure anti-Covid per teatri, cinema e stadi Importanti novità sulla capienza

News / Le disposizioni per accedere ai luoghi della cultura possono a breve subire una svolta

Si attende il parere del comitato tecnico scientifico che potrebbe aumentare la capienza

Si attende il parere del comitato tecnico scientifico che potrebbe aumentare la capienza

Le misure anti-Covid imposte a teatri, cinema e luoghi della cultura potrebbero subire a breve una svolta importante, un allentamento delle restrizioni che potrebbe portare ad un graduale e da tutti auspicato ritorno alle normali attività. Dopo l'approvazione del decreto che impone l’obbligo di green pass a tutti i lavoratori da metà ottobre, infatti, i prossimi passi del Governo vanno verso la revisione delle regole che interessano teatri, cinema, sale da concerto e stadi, in particolare quelle sulla capienza che potrebbe essere aumentata fino all'80%. Il comitato tecnico scientifico dovrà esprimere un parere entro il 30 settembre e nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri il presidente Mario Draghi ha sottolineato la «disponibilità a riesaminare le misure di distanziamento e valutare l’aumento della capienza per i luoghi che ospitano attività culturali e sportive». Potrebbe essere il primo step per poi estendere la revisione delle regole ad altri settori strategici per la ripresa del Paese. Il "lento e graduale" ritorno alla normalità di cui tanto si parla dovrà necessariamente tenere conto della situazione sanitaria per scongiurare il rischio di dover poi ripristinare misure più restrittive. Ad oggi la massima capienza consentita per gli spettacoli è pari al 50% e in ogni caso il numero di spettatori in sala non può essere superiore a mille per i luoghi all’aperto e cinquecento al chiuso. Anche negli stadi i posti occupati possono essere non più della metà di quelli disponibili. Ovunque bisogna indossare la mascherina e in tutti questi luoghi è scattato sin dal 6 agosto l’obbligo di green pass per chi accede. Considerando l'aumento del numero dei vaccinati e l'obbligo del green pass per i lavoratori che varrà da metà ottobre, anche i ministri che si sono sempre dimostrati a favore della linea del rigore, si dichiarano favorevoli ad attuare alcuni allentamenti, sempre che la situazione dei contagi resti sotto controllo. Il responsabile dei Beni Culturali Dario Franceschini, d’accordo anche il titolare dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, ha richiesto un riempimento totale. Una proposta che al momento non convince il Ministro della Salute Roberto Speranza, convinto che si debba procedere ancora con cautela tenendo lo sguardo sull'andamento della curva epidemiologica soprattutto dopo la ripresa delle attività scolastiche. Distanziamento L'obbligo potrebbe decadere Se i dati mostreranno un livello dei contagi contenuto o ritenuto accettabile è possibile che arrivi il via libera al riempimento all’80 per cento per luoghi che ospitano eventi culturali (inclusi i teatri) e sportivi , come già autorizzato per i trasporto pubblico. L'obiettivo è una ripresa graduale che permetta di valutare gli eff etti di una maggiore presenza di spettatori. La scelta di consentire un maggior numero di accessi potrebbe infatti portare in alcuni casi anche alla deroga della norma che impone il distanziamento di un metro tra persone non conviventi. L'obbligo della mascherina nei luoghi chiusi, invece, al momento non sembra essere oggetto di discussione.