La sperimentazione

Nazione Solidale

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«Abbiamo coinvolto i volontari per nuove modalità operative»

Dopo le emergenze degli ultimi anni, i volontari di Anpas Toscana si sono confrontati nei giorni scorsi a Montecatini (Pt), insieme alla struttura e ai referenti regionali, durante una conferenza di organizzazione di protezione civile, per migliorare le modalità operative ed essere sempre più efficaci negli interventi in caso di necessità. Egidio Pelagatti, responsabile della protezione civile per Anpas Toscana, fa il punto su quanto emerso da questa iniziativa.

Com’è nata la volontà di organizzare questa conferenza? «È stata la prima volta che abbiamo organizzato una conferenza di protezione civile, coinvolgendo non solo i rappresentanti Anpas di protezione civile di tutte le province toscane ma anche i volontari, raggiungendo un centinaio di partecipanti. La via della condivisione è lo strumento per crescere e completare il cammino di crescita della Protezione Civile di Anpas Toscana nel prossimo futuro».

Quanto investite in protezione civile? «Tutti gli anni Anpas Toscana mette a disposizione oltre 100mila euro per i servizi di protezione civile».

Cosa ha funzionato meglio fino a oggi nella vostra organizzazione? «Sicuramente alcune parti operative, come per esempio gli interventi sul rischio idrogeologico, grazie alle attrezzature di cui disponiamo (un centinaio di motopompe e idrovore sparse in tutto il territorio toscano). Funziona anche la colonna mobile regionale di protezione civile: nel 2017 siamo intervenuti soprattutto per l’alluvione di Livorno (siamo stati presenti circa dieci giorni sul posto, con una media di 70 persone al giorno), per gli interventi relativi a sisma ed emergenza neve nel Centro Italia.

Cosa si può migliorare? «Potrebbe funzionare meglio la comunicazione interna tra la struttura centrale di Firenze e le associazioni delle varie sedi. Bisogna investire di più nella formazione dei volontari, suddividendola in base a necessità e bisogni che sono venuti fuori nella conferenza».