Fredline può di nuovo correre Agata Smeralda per i bimbi di Haiti

La piccola è ospitata nella casa d’accoglienza finanziata dall’associazione fiorentina Qui, grazie alla perseveranza di suor Marcella, ha superato un grave handicap

Agata Smeralda

Agata Smeralda

Il sostegno di Agata Smeralda arriva anche nella meravigliosa e poverissima Haiti. Qui l’Associazione finanzia ogni mese i progetti di Suor Marcella Catozza, Missionaria Francescana che gestisce il Vilaj Italyen di Porte au Prince. Ma l’impegno di Agata Smeralda si concretizza anche nella raccolta fondi per far fronte alle emergenze, come nel caso del rifacimento tetti della missione dopo il passaggio di un tifone o della vaccinazione di massa di oltre 500 bambini contro l’epidemia di colera.

I progetti di suor Marcella sono molti: la scuola materna Stella Maris, i percorsi per dare ai bambini la possibilità di frequentare le scuole e la Kay pè Giuss, una casa di accoglienza che ospita circa 140 bambini. È qui che si svolge una delle tante storie che gli occhi di suor Marcella hanno visto, quella di Fredline, una bimba con grave handicap arrivata alla Kay pè Giuss il giorno di Natale del 2015. Del suo passato si sa poco: una mamma malata psichiatrica che vive per la strada, un papà dato per morto. E una diagnosi che non lascia spazio alla speranza: la bimba non potrà mai controllare i movimenti né camminare.

Fredline viene accolta nella casetta “Ti Toti” (“Tartarughine”) che oggi ospita venti bambini disabili gravi, alcuni accompagnati lì da genitori disperati in cerca di aiuto, altri trovati per strada, come il piccolo Maxime trovato dalla polizia in un tombino. Lo stesso dove poco tempo dopo sono stati rinvenuti 18 neonati abbandonati, nessuno dei quali si è salvato.

«L’inserimento di Fredline non è stato facile – spiegano i responsabili di Agata Smeralda -: la bambina aveva una gran voglia di muoversi e, involontariamente, a causa dei movimenti incontrollati, colpiva gli altri bambini e quindi veniva messa sempre un po’ più lontano». Con il passare dei giorni Fredline riesce però a inserirsi sempre più nella vita della Kay; rimane però il problema del suo handicap che non le permette di essere autonoma. Suor Marcella, convinta che la diagnosi non sia definitiva, decide di fare un tentativo e fa arrivare dall’Italia dei bastoni a tre piedi, offrendoli alla piccola Fredline come appoggio. Tuttavia la reazione della bimba è tutt’altro che positiva: rifiuta i bastoni, piange e si dispera.

«Molti si chiedevano perché suor Marcella infierisse sulla piccola, procurandole maggiore sofferenza e non accorgendosi che Fredline non avrebbe mai potuto camminare - proseguono i responsabili del Progetto Agata Smeralda - Ma la suora, certa di doverci almeno provare e sapendo che i miracoli esistono, insisteva». La sfida dura giorni, settimane, mesi. Ma la reazione della bimba non cambia: alla vista dei bastoni piange, grida, scaglia i bastoni lontano. Poi suor Marcella deve rientrare improvvisamente in Italia, lasciando tutto lo staff della casetta deciso a continuare il percorso iniziato con Fredline.

«Quando, dopo un mese, suor Marcella è tornata, appena scesa dal pullmino che era andata a prenderla in aeroporto ha visto Fredline venirle incontro, traballante, insicura, ma certa dell’amore con cui veniva guardata». Oggi la bimba ha lasciato anche i bastoni e cammina da sola: gira per la Kay, entra ed esce dalla piscina e sorride a tutti ma in particolare a suor Marcella. E la sera, può finalmente partecipare alle battaglie con i cuscini prima della buonanotte. Info: 055.585040, www.agatasmeralda.org,  [email protected]