Cuore e braccia: i volontari toscani ancora presenti dove c’è bisogno

I Volontari Toscani

I Volontari Toscani

“I’ve seen fire and I’ve seen rain” cantava James Taylor in una delle sue canzoni
più famose per raccontare la lunga esperienza di vita del protagonista di quella celebre ballata. In quest’anno anche i volontari toscani hanno visto pioggia e fuoco. In questo strano inizio autunno, tra siccità e venti di tramontana, i boschi del pisano sono stati attaccati dai piromani. Il risultato è stato una natura violata, case bruciate e cittadini sfollati. Servirebbero pene esemplari per i responsabili di questo scempio ambientale, che i volontari e gli altri addetti istituzionali hanno spento a rischio della loro vita. Tante squadre sono state impegnate nell’incendio che
ha visto finire in fumo oltre mille ettari di verde prezioso. Tutto questo è successo
a un anno di distanza dall’alluvione di Livorno, con le celebrazioni per non dimenticare quella notte in cui la città
è stata travolta dall’onda melmosa tracimata dai suoi torrenti ingrossati da una pioggia anomala. Una città ferita,
ma non doma, che ha pianto ancora i
suoi figli uccisi dall’acqua che nel cuore della notte si è insinuata nelle case. Una città che sta ripartendo, con i tanti lavori di sistemazione e messa in sicurezza idraulica. Come erano presenti un anno
fa, i volontari toscani sono stati presenti anche per le celebrazioni. Esattamente come sono stati presenti per il secondo anno di fila ad Amatrice per stare
insieme alla gente di quei territori che
sta cercando di dare di nuovo un senso alla propria vita ricostruendo quello che il terremoto ha distrutto con tanta violenza. Acqua e pioggia, moti di terra. I volontari toscani sono sempre pronti quando c’è da aiutare qualcuno. Sono quelli che escono dopo i fumi dell’apocalisse.