Agata Smeralda in Tanzania per il progetto “Bambini Albini”

Grazie all’aiuto dell’associazione, per i piccoli si prospetta un futuro migliore

Progetto Agata Smeralda

Progetto Agata Smeralda

l progetto “Bambini Albini” a Tabora, in Tanzania sta facendo importanti passi avanti grazie a quattro Suore, Suor Mheret, Suor Elmerita, Suor Immacolata e Suor Veronica e all’aiuto prezioso del Progetto Agata Smeralda. La struttura ad oggi ospita ben 28 bambini, la maggior parte albini che, se prima venivano abbandonati dalle famiglie, oggi, grazie a questo progetto, sono accolti e protetti, viene offerto loro un luogo sicuro dove crescere in armonia e ricevere una buona educazione scolastica.

“Aprire questa missione - racconta Nicoletta Ferrari, volontaria del Centro - all’inizio con solo sei bambini, chiusi dietro un muro e con la paura alle porte, ha significato per noi operatori urlare al mondo ciò che stava accadendo in Tanzania ed anche in altri Paesi dell’Africa. Prendersi cura di questa minoranza, e far sapere al mondo intero come venivano trattati - emarginati, mutilati, uccisi - non è stato facile. E’ grazie al Progetto Agata Smeralda, con il suo impegno concreto e le sue denunce, che abbiamo potuto ricevere nella missione Pablo Trincia della trasmissione televisiva “Le Iene”. E la risonanza mediatica, sia in televisione che in internet, ha fatto sì che il Governo della Tanzania prendesse provvedimenti seri verso coloro che attaccavano gli albini e vendevano talismani magici con la loro pelle. Naturalmente il rischio rimane ancora alto, ma i controlli oggi sono tantissimi ed anche le famiglie si sentono più tutelate”.

“Questo per tutti noi - continua la volontaria - è una grande vittoria sul male, ottenuta grazie al contributo di tantissime persone. La nostra missione è stata riconosciuta dalle Autorità come un esempio d’integrazione degli albini nella comunità locale”.

Integrazione è la parola chiave. E per questo si punta molto sull’istruzione. “L’apertura della scuola materna e la costruzione ancora in corso della scuola primaria - spiega Nicoletta Ferrari - hanno portato la comunità ad avvicinarsi ad un’educazione scolastica di eccellenza, fattore molto importante poiché una buona istruzione è alla base di un futuro migliore per queste creature. E’ per questo motivo che abbiamo appoggiato con gioia la volontà della comunità di Tabora di contribuire in tutti modi alla costruzione della scuola primaria.” La casa famiglia di Tabora è anche dotata di una libreria virtuale composta da un migliaio di libri, sia in inglese che in swaili. Grazie ai tablet e agli e-book i bambini albini possono leggere, ingrandendo il carattere delle parole.

I primi frutti concreti stanno già maturando: “Le nostre ragazze più grandi, Rahely, Veronica e Jaclin, hanno deciso di studiare per diventare maestre e segretarie – conclude-. Chissà che in futuro possano lavorare all’interno della scuola che stiamo costruendo con molti sacrifici, grazie alla generosità di tante persone ed al contributo significativo del Progetto Agata Smeralda”.