Sottil e Mandragora puntano al grande salto

L’attaccante viola e il centrocampista ex Torino hanno la fiducia di Italiano e della società: sono decisi a crescere ancora

di Giampaolo Marchini

In una stagione ci sono sempre sorprese, conferme e anche novità. Ci sono poi giocatori che hanno davanti a loro un campionato che può essere crocevia di una carriera. In un senso o in un altro. Per Riccardo Sottil e Rolando Mandragora questa, per ragioni diverse, può essere l’annata della svolta.

Iniziamo proprio da quello che è sul punto di sbocciare e invece rimane in un certo senso a metà del guado. Un passo avanti per ritrovarsi giocatore determinante per la Fiorentina e per se stesso. Riccardo Sottil, infatti, ha numeri, qualità importanti, ha anche la fiducia del tecnico, ma difetta ancora di continuità. E talvolta, non gli vengono perdonati ’errori’ che per altri restano sotto traccia. Da lui, che ha mezzi importanti, si aspetta la giocata, la scelta giusta sotto porta. Insomma, quella freddezza che è un po’ mancata proprio nella gestione degli ultimi metri del campo. Dove si fa la differenza tra la giocata da top player a esterno di scorta. Magari per il top player bisognerà lavorare ancora, ma il ruolo di esterno di scorta gli sta davvero stretto, per quelle che sono le sua caratteristiche.

Ecco, da lui ci si aspetta proprio questo: la concretezza dell’attaccante spietato e la fantasia di un esterno di qualità, con le doti di saper creare superiorità numerica nella zona più determinante del campo. Lo sa bene Sottil quale sia lo scalino da salire. "Riccardo ha qualità da calciatore importante che prima o poi esploderà in maniera concreta e definitiva, lo sapete cosa penso". E ancora, "Mi aspetto molto da lui in questa stagione". Due frasi pronunciate da Italiano, prima, e da Pradè poi in momenti diversi, ma che testimoniano quanta fiducia abbiano tecnico e direttore sportivo. E la Fiorentina ha seguito il pensiero del suo allenatore, respingendo al mittente qualche opzione di mercato, che non si è mai veramente concretizzata anche per la posizione, appunto’ di Italiano e della dirigenza stessa.

Anche per Mandragora questa è una occasione importante. L’ex giocatore del Torino vuole riscoprirsi protagonista, non che in granata non lo sia stato, ma in viola – arcobaleno di colori – può riscoprire l’azzurro, lui che a Coverciano c’è stato da ragazzo e da adulto. Ecco perché vorrebbe tornarci da protagonista. E la Fiorentina lo accompagnerebbe volentieri, segno che il rendimento del ragazzo di Scampia è stato di livello. Avanti così.