Ultraplacad: nuovo macchinario per il tumore del colon retto

La Nazione solidale

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È stata messa a punto una nuova metodica e un nuovo macchinario per lo svolgimento della cosiddetta biopsia liquida (che non richiede il prelievo di tessuti ma che permette la diagnosi tramite l’analisi di biomarcatori presenti nel sangue) nel caso del tumore del colon retto.

Si chiama Ultraplacad ed è il progetto finanziato dal fondo UE Horizon 2020 con 6 milioni di euro, che ha visto la partecipazione di 13 soggetti provenienti da sette Paesi europei (Austria, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda e Repubblica Ceca) fra università, centri di ricerca, aziende e un ospedale. Il tumore del colon retto è la seconda patologia per incidenza e mortalità in Italia (16% dei casi negli uomini e 12% nelle donne nel 2018) con quasi 500 mila casi, e in Toscana è al terzo posto per decessi (dietro al tumore al polmone e alla mammella). Ultraplacad ha permesso la costruzione di un nuovo macchinario di laboratorio, in grado di effettuare per la prima volta contemporaneamente l’analisi di due importanti elementi diagnostici e cioè le alterazioni del Dna e la presenza di determinate proteine che, circolando liberamente nel sangue, possono permettere una diagnosi con tempi ridotti, costi inferiori e assenza di disturbi per i pazienti rispetto al prelievo di campioni di tessuto. All’interno del team di progetto un ruolo importante è stato assunto dall’Università di Firenze.