Prevenzione e diagnosi precoce. Strumenti efficaci contro il tumore al seno

L’intervista a Marco Rosselli del Turco medico di Rete Pas specializzato in Radiologia Diagnostica e in Oncologia esperto nella cura di questo tipo di malattie

Marco Rosselli del Turco, Senologo Rete Pas

Marco Rosselli del Turco, Senologo Rete Pas

In Italia, ogni giorno, vengono diagnosticati circa 1.000 nuovi casi di tumore: 480 sono in media le donne colpite. Una cifra spaventosa, che si attesta intorno ai 175.200 nuovi casi all’anno. Il cancro al seno risulta essere la neoplasia più frequente nella popolazione femminile con 50.500 casi registrati nel 2017, 2.500 in più rispetto al 2015. Il cancro al collo dell’utero rappresenta invece il 6% di tutte le patologie tumorali femminili, con circa 3.700 nuovi casi in Italia ogni anno.

In Toscana, secondo i dati forniti dal Registro Tumori della Regione presso l’ISPO, nel 2010 sono stati stimati 4.096 nuovi casi di tumori alla mammella (si calcola che in Toscana 1 donna su 10 si ammala di tumore al seno nell’arco della vita) e 176 nuovi casi di tumore al collo dell’utero.

Negli ultimi vent’anni, se da un lato il trend di incidenza risulta in leggero aumento, sono complessivamente migliorate le percentuali di guarigione: il 90% delle donne sopravvive a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è soprattutto delle numerose campagne di prevenzione, promosse anche da soggetti privati, che permettono di diagnosticare precocemente la malattia e quindi di intervenire con maggiore efficacia.

Rete Pas, la prima rete di centri medici del no profit nata in Toscana, per favorire la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce, anche per il 2018, come fa ormai da diversi anni, ha dedicato l’intero mese di marzo alla donna, con una serie di prestazioni sanitarie pensate per garantire una diagnosi ad ampio raggio con tariffe ridotte.

«Si tratta di un’iniziativa importante – dichiara Marco Rosselli del Turco medico di Rete Pas, specializzato in Radiologia Diagnostica e in Oncologia esperto nella cura delle malattie al seno – che favorisce l’accesso delle donne ai controlli preventivi, in particolare di tutte coloro che sono in fasce di età non coperte dal programma di screening con invito periodico, che possono avere un rischio aumentato per presenza di storia familiare significativa o che hanno lievi disturbi, talvolta sottovalutati. Iniziative di questo tipo certamente possono contribuire ad anticipare la diagnosi anche di qualche anno e fornire informazioni corrette sui controlli da eseguire periodicamente».