L’impegno di Shalom per una società più vivibile: «Cambiare il mondo non è impossibile»

L’intervento di Matteo Squicciarini, educatore Shalom: «se le cose non vanno, dobbiamo agire per modificarle»

Movimento Shalom

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«Agire nel sociale non significa amare tutti, piuttosto impegnarsi per organizzare la società in cui si vive per viverci ancora meglio». Così Matteo Squicciarini, educatore Shalom, presenta l’attività

del Movimento Shalom onlus che quotidianamente agisce nel sociale grazie a un corpo di oltre 20.000 volontari tra Italia ed estero: «una delle possibilità di organizzazione di questa nostra società che sta perdendo i suoi punti di riferimento e l’umanità che dovrebbe contraddistinguerla». «Come diceva Edmund Burke, “perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione” – prosegue Squicciarini - noi siamo invece quelli che non si arrendono, che non si lasciano abbattere dagli accadimenti del mondo, che non si fanno buttare giù quando sembra che tutto sia inutile, che non si

lasciano convincere del fatto che cambiare il mondo sia una missione impossibile».

Quando nel 1974 Don Andrea Cristiani, un giovane parroco del pisano, ha iniziato a mettersi a disposizione del prossimo, coinvolgendo altri giovani come lui in questa vera e propria “missione”, forse non immaginava che Shalom sarebbe potuto diventare ciò che oggi è ma ci ha creduto fermamente e questo ha spinto molti ad agire. «Ad oggi possiamo affermare senza paura di essere smentiti – prosegue Squicciarini – che sono tante le persone che hanno beneficiato della lungimiranza, della tenacia e di quel pizzico di utopia che contraddistingue il volontario medio di Shalom, tanto nei lontani stati dell’Africa quanto sul territorio. Gli effetti dell’azione sociale in territori dove manca tutto, come Burkina Faso, Uganda, Togo, sono facili da vedere e toccare: aver dato la possibilità di bere acqua potabile a chi non avrebbe potuto, aver permesso a migliaia di bambini di curarsi e di andare a scuola, aver aiutato giovani e donne di questi paesi a intraprendere piccole attività imprenditoriali sono solo alcune delle tante azioni sociali di Shalom in Africa».

Altrettanto importante l’attività del Movimento Shalom in Italia nei suoi primi 40 anni di vita, durante i quali sono state aperte sezioni in varie zone del Paese, oggi punto di riferimento per tanti volontari che si impegnano nella promozione di un mondo di pace attraverso numerose attività: dai campi scuola alle ludoteche per i più piccoli, passando per spettacoli teatrali, seminari, giornate di approfondimento e molto altro ancora. «Noi non mettiamo limite alla fantasia delle persone buone – conclude Matteo Squicciarini – e ci auguriamo che siano sempre di più coloro che sull’esempio di Shalom abbiano voglia di mettersi in gioco per il prossimo, spinti dall’amore per l’altro e dall’ardore per il cambiamento: se le cose non vanno, dobbiamo cambiarle e per farlo si deve agire».