FIDAS

«Donare il proprio sangue favorisce uno stile di vita sano»

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«Un donatore, fidelizzato e periodico, oltre che costituire la migliore garanzia per un sangue sicuro è anche un cittadino sano che, grazie all’atto della donazione, può prevenire molte patologie». Ad affermarlo è Fidas (Federazione Toscana Associazioni Donatori Sangue) che sottolinea anche l’impossibilità di produrre sangue in laboratorio insieme ai dati sul fabbisogno annuo, che in Italia supera i 2,4 milioni di unità di sangue intero e gli 800mila litri di plasma. «Nel nostro Paese, attualmente, sono circa 1,7 milioni le persone che hanno scelto di donare sangue - prosegue l’associazione toscana - cioè il 2,6% della popolazione totale: una percentuale al di sotto della media europea, che si aggira intorno al 4%. Di conseguenza, ne deriva l’importanza straordinaria della donazione che, tra l’altro, è anche una buona pratica di prevenzione».

Questo perché a un donatore vengono garantiti ogni anno una serie di controlli e test gratuiti con particolare attenzione a colesterolo, glicemia e trigliceridi. Donare sangue quindi, oltre che un gesto di amore e solidarietà, è infine anche un modo di fare prevenzione verso molte patologie in quanto il donatore viene così stimolato a mantenere uno stile di vita sano. Inoltre, il sangue raccolto, prima di essere infuso al paziente, è controllato sia per scoprire la presenza di virus infettivi che possono trasmettere epatiti e Aids, sia per individuare eventuali valori ematochimici che possano rivelare malattie del donatore.