Dopo di noi: arriva “Trust in Life”

Ubi Banca presenta il progetto all’Istituto degli Innocenti di Firenze

Vincenzo Algeri (a sinistra) e Silvano Manella (a destra)

Vincenzo Algeri (a sinistra) e Silvano Manella (a destra)

Sostegno alle famiglie di persone con gravi disabilità. È questo l’obiettivo del progetto Trust in Life, ideato da Ubi Banca, per costruire modelli di intervento coesivi ed efficienti, rivolti alle persone con grave disabilità e alle loro famiglie, per favorire la piena realizzazione di percorsi di vita autonomi ed inclusivi. Trust in Life si fonda su due pilastri: il Progetto di Vita, programma a sostegno delle persone con disabilità realizzato da Anffas e Cgm al termine di un percorso di co-progettazione tra i beneficiari, le famiglie e gli operatori del terzo settore; il trust multibeneficiario predisposto da Ubi Trustee per gestire le risorse economico-finanziarie ed immobiliari integrandole con i patrimoni familiari/ personali, grazie al supporto di Ubi Comunità.

Il prossimo 10 dicembre (dalle ore 15.30) all’Istituto degli Innocenti è in programma un convegno per illustrare agli operatori del terzo settore e alle famiglie interessate il trust dell’istituto di credito, con Anffas e Cgm. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della legge “Durante e Dopo di Noi”, che ha consentito a Ubi Banca, Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e Relazionale) e Cgm (Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale Gino Martelli) di costituire un trust in grado di coniugare le competenze tecniche di un solido istituto di credito con l’esperienza e la capacità di dialogo diretto con i potenziali beneficiari apportata da associazioni del terzo settore di lunga esperienza. All’evento si parlerà del bando che verrà lanciato per un ristretto numero di iniziative candidate da soggetti del terzo settore appartenenti alla rete Anffas e Gcm, in coerenza con la legge 112/2016. In tale contesto l’obiettivo della tavola rotonda è creare un momento pubblico di riflessione tra istituzioni, associazioni e persone sensibili al tema delle disabilità.

«Il progetto ‘Trust in Life’ ideato da Ubi Banca è il primo trust di un istituto di credito italiano in attuazione della legge sul ‘Dopo di Noi’ - racconta Vincenzo Algeri, responsabile della divisione Ubi Comunità -. Si tratta di un progetto che conferma la strategia volta ad agevolare la creazione di partnership tra soggetti del non profit, del profit ed enti pubblici a supporto dei bisogni sociali delle Comunità dei territori in cui operiamo».

«Il nostro vuole essere un contributo alla riflessione su una tematica che molte famiglie e associazioni ogni giorno si trovano a dover gestire anche in Toscana e a Firenze - spiega Silvano Manella, responsabile della macro area territoriale Lazio, Toscana e Umbria di Ubi Banca -. La banca ha studiato, insieme a partner del settore quali Anffas e Cgm, una soluzione di welfare sostenibile ed efficace, in grado di coniugare l’esperienza di Ubi Comunità con la capacità di confronto diretto con i potenziali beneficiari che queste associazioni sono in grado di apportare».