Anpas Toscana: «Un anno di investimenti in formazione strutture e mezzi»

Il bilancio del presidente Dimitri Bettini sul 2017 e sulle prospettive per il 2018

Anpas

Anpas

Anpas Toscana si prepara all’appuntamento annuale con l’assemblea di bilancio, prevista il 21 aprile a Cecina. Un momento importante per le Pubbliche assistenze toscane, durante il quale verrà esposta l’attività svolta nel corso del 2017 e verranno illustrati i punti che l’associazione ha in cantiere per il 2018.

«Nel 2017, per quanto riguarda il servizio di protezione civile, abbiamo continuato a sviluppare il programma di investimenti nella formazione in ambiti diversi, a partire da quella per l’operatore della colonna mobile alla gestione delle cucine da campo, dalla formazione per prestare servizio nella sala operativa a quella per guidare mezzi speciali – spiega Dimitri Bettini, presidente di Anpas Toscana -. Oltre ai nostri soccorritori, abbiamo formato circa 5mila nuovi “laici”, di cui 580 autisti. Un risultato importante è stato anche la costituzione della nuova agenzia formativa regionale, per la formazione relativa al Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 (in materia di salute e sicurezza sul lavoro). Un’agenzia formativa impegnata, dunque, in campo sociale, utile per essere sempre più vicini alle esigenze del territorio. Abbiamo fatto investimenti in strutture (per esempio abbiamo inaugurato una nuova cucina da campo) e in alcuni mezzi fuoristrada: abbiamo acquistato un’ambulanza “jolly” da usare all’occorrenza per le sedi che ne hanno bisogno, abbiamo comprato tre mezzi per il trasporto di persone disabili, a disposizione per tutte le nostre sedi toscane. Per quanto riguarda il bilancio preventivo, nel 2018 svilupperemo le linee guida del 2017. Abbiamo stanziato 100mila euro a bilancio per il sostegno e il supporto alle associazioni nell’ambito della riforma del terzo settore, che obbligherà a rivedere gli statuti».

L’Anpas Toscana conta 300mila soci toscani,19mila volontari che prestano il loro contributo in ambulanza per un totale di  500mila servizi di ambulanza annui sul territorio regionale. E, se si considera anche la protezione civile e il sociale, i numeri salgono fino alla quota di 30mila volontari su 159 associazioni toscane.

«Nel 2018 sicuramente porteremo avanti la battaglia contro chi vuole far passare da 200 a 1000 le ore di formazione per un soccorritore di ambulanza – commenta Dimitri Bettini -. Il valore aggiunto del soccorso è dato dall’umanità, non certo da ore in più di formazione, che sarebbero solo una speculazione a danno del volontariato. Come Anpas Toscana lavoreremo per sensibilizzare le istituzioni toscane su questo tema».