Accoglienza e integrazione: Misericordie in prima linea

Misericordie

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Accogliere i pellegrini è quanto mai attuale in questo momento. E proprio l’accoglienza è una caratteristica che da sempre appartiene al Dna delle Misericordie, molte delle quali sono impegnate nell’accoglienza di richiedenti asilo. Sono infatti tanti i progetti messi in atto in questa direzione. Si tratta di esperienze importanti che contribuiscono alla formazione civica, culturale e professionale dei giovani coinvolti e ne favoriscono l’integrazione, permettendo loro di entrare in contatto con realtà, condizioni e persone diverse. «L’entrata in vigore del decreto sicurezza ha messo a rischio molte delle iniziative riguardanti l’integrazione – commentano dalle Misericordie della Toscana -. Il decreto ha infatti modificato i criteri di accoglienza con tagli ai servizi per assistenza sociale, sanitaria e giuridica, mediazione culturale e linguistica, e ha ridotto notevolmente i costi a base di gara;

già nei nuovi bandi non sono state più previste azioni che riguardano l’integrazione, come corsi di lingua, formazione, laboratori. Pur non mancando i dubbi in merito - proseguono - molte Misericordie hanno comunque scelto di aderire al bando per l’assegnazione dei servizi di accoglienza ai richiedenti asilo. Le Misericordie, come quelle di Empoli e Livorno, hanno deciso di accettare questa sfida, si impegneranno a garantire servizi essenziali quali l’insegnamento della lingua italiana e altre particolari attività o corsi. La scelta delle Misericordie - concludono - è quella di portare avanti un percorso di integrazione già intrapreso e che sta dando i suoi frutti: alcuni dei giovani ospitati sono diventati volontari della Misericordie e altri hanno ottenuto l’abilitazione a prestare soccorso inserendosi a pieno titolo nella vita dell’associazione».

Info: www.misericordietoscana.it