Risultati, Viola Park, stadio Le ambizioni di Commisso

La società si prepara a una stagione decisiva e Rocco vuole viverla in diretta. La filosofia del mercato a ’zero prestiti’ e il lavoro del dg Barone e di Pradè

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di Riccardo Galli

Le ambizioni della Fiorentina sono quelle di Rocco Commisso. E viceversa. Sta qui, in questo concetto double-face, la nascita della nuova squadra. Del ritorno in Europa, della voglia di alzare l’asticella dopo una stagione – quella conclusa la scorsa primavera – che ha visto la Fiorentina tornare a regalare e regalarsi emozioni intriganti.

Si è emozionato, Rocco, dalla sua casa negli Stati Uniti, da cui ha seguito come un Grande Fratello senza sosta tutti i minuti, gli attimi, della vita viola in diretta da Firenze. Ma si sono emozionati anche i suoi uomini che in questi mesi, hanno plasmato una squadra che può concedersi il lusso di sognare.

Il direttore generale, Joe Barone, punto di riferimento assoluto della Fiorentina di Commisso e con lui il direttore sportivo, Daniele Pradè, insieme ovviamente al direttore tecnico Burdisso, rappresentano le fondamenta di una società che sa bene quanto vale la stagione che sta iniziando.

Questione di filosofia, di pensiero (positivo), ma l’energia che Commisso ha saputo trasmettere ai suoi dirigenti rapprenta una chiave di lettura da tenere presente anche e soprattutto per il futuro. Il mercato – ancora aperto – ha trasformato la squadra da struttura ’precaria’ come quella di un gruppo farcito da troppi prestiti, a struttura ’solida’ con elementi di proprietà. E’ rimasto Italiano alla guida, alla faccia di chissà quali tentazioni, e poi accanto all’orizzonte dei risultati sul campo, la società viola ha quelli che la porteranno ad essere un club ancora più... avanti.

E’ in arrivo il Centro Sportivo, quello vero, quel Viola Park che Commisso ha messo da subito al centro del suo progetto. E poi ecco la vicenda stadio. Con il "Franchi" destinato a cambiare pelle, pelle sulla quale anche la società viola, in qualche modo, ha intenzione, voglia e necessità di mettere la sua firma.

Quindi le battaglie contro i conti extralarge dei procuratori, le scelte della Lega, i contratti dei diritti tv: anche questo è Fiorentina.