Palio, estratte le bandiere in Provenzano. La Chiocciola sogna

Ma la sorte strizza l'occhio anche Valdimontone, Nicchio, Lupa e Istrice

Una ragazzina dell'Istrice estrae la ghiandina (Foto Lazzeroni)

Una ragazzina dell'Istrice estrae la ghiandina (Foto Lazzeroni)

Siena, 23 giugno 2018 – Abbraccia tutti i ‘suoi’ ragazzi, don Enrico Grassini. Li ha chiamati in Provenzano, ieri alle 17, perché inizia la Novena della Madonna custodita nella basilica a cui è dedicato il palio di luglio.  “Grazie agli addetti ai piccoli  che vi hanno portato qui perché le tradizioni si conservano se sappiamo il motivo per cui si fanno», spiega quando la chiesa si è riempita di colori e di fazzoletti più grandi delle spalle su cui poggiano.  

Il rito è semplice: sono quelle manine a tirare su  le ghiandine che determinano la disposizione delle bandiere delle 17 Contrade. E allora via, ecco l’ordine in cui i piccoli le tirano fuori: Nicchio, Drago, Chiocciola, Aquila, Onda, Bruco, Selva, Lupa, Valdimontone, Giraffa, Tartuca, Civetta, Torre,  Leocorno, Istrice, Pantera ed Oca.

I ricorsi statistici?  Analizzando la posizione in cui si trovavano le bandiere quando la Contrada ha vinto, dal 1994 ad oggi emerge che il maggior numero di ricorsi fortunati riguarda la Chiocciola.  Si trova al terzo posto dove hanno trionfato  l’Oca nel 1998, il Drago nel 2014 e la Lupa nel 2016.  

Ma non è l’unico dato favorevole. Perché l’Istrice, per esempio,  si trova dove vinse nel 1995 l’Onda e nel 2015 la Torre. E ancora.  Il Nicchio è accanto alla Madonna: era in tale posizione la bandiera di Camollia nel 2000 quando ruppe il lungo  digiuno.  Ma anche la Lupa, all’ottavo posto, si trova dove trionfò nel 2001 il Leocorno.  Ricorso favorevole per il Valdimontone che è ‘portiera’, come l’Oca nel 1999.       Il 2 luglio, al calar della sera, sapremo se i corsi e ricorsi storici avranno trovato riscontro.