“La tradizione è un punto di forza Anche per le nostre campagne“

Luca Simoncini (Cia Toscana Nord): “Le eccellenze del nostro territorio sono leva per la ripartenza“. Valorizzati nei mercati a filiera corta dai fagioli al pomodoro canestrino ai semi antichi riportati a nuova vita

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“La festa della Santa Croce affonda le sue radici nella storia. La tradizione vuole che da ogni parte della provincia così come dalle città vicine, si venisse a rendere omaggio al Volto Santo a Lucca, in occasione di questa festa, per ringraziare per l’anno appena trascorso e avere buoni auspici per quello che si sarebbe aperto – sottolinea Luca Simoncini, Presidente Cia Toscana Nord –. Era una società diversa, fatta di tradizioni e di riti che si rafforzavano con il tempo e si

tramandavano di generazione in generazione. Oggi la Santa Croce ha un significato uguale ma diverso. E’ un momento nel quale si tira una sorta di bilancio di quanto è stato e si guarda a quello che sarà“.

“Per l’agricoltura – dichiara Simoncini – non è stato certamente un anno facile: la pandemia, la guerra in Ucraina e, quest’estate, la siccità, hanno messo in ginocchio l’intero comparto ed è nostro dovere pensare a

interventi che vadano ad aiutare chi vive e lavora in questo ambito. Abbiamo però anche la consapevolezza che è il momento di guardare avanti con fiducia, per un rilancio del settore. Un rilancio che, a nostro avviso, deve passare anche dai prodotti locali di eccellenza che il nostro territorio produce“. “E qua – aggiunge – ci leghiamo proprio alla tradizione: da questa, infatti, nascono le eccellenze del nostro territorio e la Cia Toscana Nord è da tempo impegnata a recuperare e valorizzare prodotti che il tempo aveva messo in ombra. Dai fagioli, al pomodoro canestrino, ai semi antichi che sono stati riportati a nuova vita, tanto per citarne solo alcuni, abbiamo sempre voluto valorizzare quanto di più caratterizzante il territorio produce, sia attraverso un’opera di divulgazione, sia attraverso i molti mercati di filiera corta che abbiamo sul territorio“.

“Se una volta la tradizione della Santa Croce portava a Lucca i pellegrini che volevano rendere

omaggio al Volto Santo, oggi porta moltissime persone che vogliono riscoprire le proprie radici e, proprio in questo senso, vogliamo che vada la nostra azione – evidenzia il presidente di Cia Toscana Nord– : valorizzare quanto il territorio produce, a partire dal vino e dall’olio che rappresentano le nostre eccellenze primarie, e far essere proprio i prodotti della nostra terra i migliori ambasciatori nei confronti di coloro che vengono a Lucca in occasione di questa festa“.

“Può bastare questo per superare la crisi che il comparto sta vivendo – è la domanda da porsi –? Ovviamente no. Non può essere sufficiente, ma è un passo importante. Dobbiamo sempre pensare all’importanza che ha il

far conoscere la produzione delle nostre aziende e questa è la direzione che la Cia Toscana Nord da tempo ha intrapreso e porta avanti con determinazione“.