SORRIDI, C’E’ IL GP

Hotel, ristoranti, B&B: dopo due anni torna il tutto esaurito

Gp al Mugello (foto Germogli)

Gp al Mugello (foto Germogli)

di Fabio Ferri

L’edizione 2022 del Gran Premio d’Italia al Mugello Curcit segnerà il ritorno dei tifosi.

Ritorneranno tifo, rombo di motori, giornate di festa, ma anche un considerevole ritorno economico per il territorio. E con territorio in questo caso si va ad intendere non solo la valle del Mugello, ma Firenze, la Toscana e non solo. Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, comune in cui sorge l’Autodromo, accoglie cosìere l’evento.

"Con molto entusiasmo. E finalmente in questo 2022 ritroveremo i tifosi. Il Gran Premio è sempre stato coperto mediaticamente con le televisioni, anche durante la pandemia, però la mancanza del pubblico rendeva tutto un po’ troppo patinato tutto l’evento".

Organizzativamente cosa significa l’arrivo del Motomondiale?

"Lo abbiamo organizzato come abbiamo fatto fino al 2019. Logicamente abbiamo avuto meno tempo, perchè solamente da inizio aprile abbiamo saputo che avremmo potuto aprire al pubblico: il 31 marzo è terminato lo stato d’emergenza".

Qualche difficoltà organizzativa?

"Tutto quello che generalmente viene fatto in un anno è stato organizzato in due mesi, con oggettive difficoltà, ma diciamo che il ’rodaggio’ era già fatto, si trattava di riattivare la macchina".

Quanto vale il ritorno Motomondiale per la promozione del territorio?

"Diciamo che come territorio non abbiamo saltato nessuna edizione, anche perchè nel 2020 abbiamo ospitato la Formula 1 per il Gran Premio della Toscana, però finalmente riusciamo a ritrovare il pubblico che sia per l’indotto economico che per la accoglienza turistico ricettiva diventa fondamentale per il nostro territorio e non solo".

Quale può essere il ritorno economico per il territorio?

"In tempi pre pandemia la settimana del Motomondiale all’Autodromo Internazionale del Mugello generava dai 14 ai 16 milioni di euro. Un ritorno che non coinvolgeva solo l’area del Mugello, ma oltre la città metropolitana si scollinava anche in Emilia Romagna, senza contare il resto della Toscana".

A livello turistico ricettivo cosa significa?

"Si parla di oltre il 98% di occupazione posti letto in un raggio di 50 Km. Spesso pensiamo ai soli tre giorni del Motomondiale, ma dobbiamo considerare che spesso l’attività di preparazione e allestimento va avanti da dieci giorni prima dell’evento. Quindi c’è un afflusso di lavoratori che preparano il "backstage" e che si fermano sul territorio. Questi soggiorni spesso non vengono considerati, ma fanno parte del ritorno economico che l’evento genera, senza considerare poi quello del personale del paddock impegnato nei vari servizi".

Si aspetta un dato di affluenza in con il passato o teme che l’assenza di Valentino Rossi possa avere una ricaduta negativa?

"Non so. Credo che Dorna stia lavorando ad una sorpresa per chi sarà in Autodromo, anche considerando che l’anno scorso senza pubblico non è stato possibile salutarlo. Rossi è stato un’icona del Motomondiale per 25 anni ed è andato anche al di là del semplice appassionato di motori. Crediamo comunque che sarà presente un buon numero di spettatori".