SEMAFORO VERDE

Tribune e prati aperti: si riaccende il Gp del Mugello

Migration

di Giampaolo Marchini

La marea festante e colorata che solo appuntamenti del genere sanno regalare, tornerà a inondare il Mugello. Dopo gli anni della pandemia che hanno cancellato il rumore degli amanti delle due ruote, il pubblico sarà uno dei protagonisti, se non il protagonista, al di là dei piloti in pista, del Gran Premio d’Italia. Finalmente le curve del circuito più suggestivo del panorama mondiale torneranno a riempirsi e a fare il tifo per i propri beniamini, tingendo dei colori delle scuderie le varie tribune. Dalla Casanova Savelli, al Correntaio e alla Bucine, passando per l’Arrabbiata. Insomma, ogni casa avrà il suo tempio del tifo che stavolta sarà più bello che mai. Ci sarà anche il giallo, quello di Valentino Rossi che sarà celebrato e osannata qui dove ha scritto pagine da leggenda e anche contrattempi che non hanno certo scalfito la sua dimensione di eroe delle due ruote. In MotoGp nessun pilota userà più il 46. Il paddock rende omaggio a Valentino Rossi e ritirerà il numero che ha contraddistinto l’incredibile carriera del Dottore. La cerimonia avverrà al Mugello, poco prima delle qualifiche che sono in programma oggi. Ma questa è una’altra storia tutta da scrivere, con le lacrime agli occhi per l’emozione.

Il Mugello, dunque, riparte. Ammesso e non concesso che si fosse fermato nei momenti più difficili della pandemia, quando le tribune e i prati vuoti davano l’esatta dimensione della tragedia che stavamo vivendo. Quello del Gp d’Italia, ormai è certificato, è il Gp più atteso del calendario Mondiale. Dopo essere stato cancellato nel 2020 e vissuto attraverso le emozioni confezionate in tv per l’edizione 2021, adesso si torna a vivere tutte d’un fiato le giornate mugellane. Quello del Mugello, infatti, è uno dei circuiti, oltre che sicuri, più spettacolari e vari dell’intero mondiale. Questo grazie a una miscela tra uno dei rettilinei più lunghi e di una infinita serie di saliscendi che rendono la gara avvincente e molto tecnica, oltre che godibile per il pubblico che, grazie appunto ai vari dislivelli, riesce a seguire uno spettacolo unico al mondo con una visuale che si estende a gran parte del circuito.

Respira il motomondiale, respira il Mugello e la sua economia che torna a far girare a mille il suo motore fuori dal tracciato di Scarperia. Non fosse altro per i numeri che anche per questa edizione rischiano di essere di grande livello e tutta la zona si prepara alla pacifica invasione del Motomondiale. Anche sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico. Del resto è l’evento che richiama il maggior numero di persone in Mugello, e quest’anno si conta di arrivare a stretto contatto con le edizioni record, tanto da essere atteso il tutto esaurito. La terra di Giotto e del Beato Angelico, ma anche delle staccate all’ultimo respiro nelle curve più spettacolari, si prepara quindi a vivere un fine settimana di motori (a due ruote) e di passione. Come detto, non soli in pista, ma anche nei borghi e nei paesi che hanno reso celebre questo scorcio di campagna toscana.

Poi ci saranno ovviamente loro. I piloti che avranno la’rduo compito – non solo per questa gara, per la verità – l’arduo compito di non far rimpiangere Valentino Rossi. E’ inevitabile, quando si parla del GP d’Italia, non parlare del Dottore. Anche quando i protagonisti dovrebbero essere altri. Capita ai più grandi e lui è stato un grandissimo e questa la sua casa.