Pass, selfie e ombrelline: torna paddock show

Viaggio nella Toscana che vive (e fa vivere) il circo del Motomondiale. Da Bardahl accanto al team di Vale, alla Pramac con Ducati

di Riccardo Galli

Potremmo chiamarlo il ‘paddock-amico’. Già, perché quello del Mugello, dopo due anni di deserto, tornerà ad essere il vialone fra i motorhome e le hospitality dei cento team più invidiato del mondo. Ok, anche in Spagna, fra Barcellona e Valencia, non se la cavano male. E lo stesso va detto per l’altro paddock italiano, quello di Misano.

Certo, al Mugello, il passeggiare con il pass ben visibile appeso al collo, lo smartphone in mano per la foto che non ti aspetti, e l’occhiata curiosa all’ombrellina di questo o quel team, è un passeggiare che vale la levataccia al mattino per raggiungere il circuito senza affrontare traffico e code da ora di punta.

C’è sempre stato e ci sarà il mondo (di nuovo, e finalmente) al paddock. Il mondo intero accanto a quei pezzetti di Toscana che accompagnano in qualche modo il circo del Motomondiale. Ci sono aziende e marchi che hanno sposato le emozioni delle due ruote come il team Pramac o la Bardahl che poi è il timbro che accompagna la squadra MotoGp di Valentino Rossi, la Mooney Vr46 sulla quale il fratello di Vale, Luca Marini e Marco Bezzecchi sanno quanto può valere far bene al Mugello per loro, per la loro Academy e per i mille amici pronti a invadere il paddock del Gp d’Italia.

Bardahl, del resto, abbraccia il motorsport in ogni sua sfumatura, dal motociclismo internazionale e quello nazionale, al rally e la velocità su strada e in montagna, poi appunto, la decisione di seguire Rossi nella sua avventura nell’Academy e nello sbarco in MotoGp, con l’appuntamento del Mugello, momento chiave per mettere la firma su un risultato importante.

C’è poi la Toscana degli addetti ai lavori, sia nelle hospitality del circuito, sia ai box dove a lavorare ci sono ‘i ragazzi’ cresciuti qua e là magari in qualche piccola officina della provincia di Firenze e oggi punti di riferimento di team che possono permettersi il sogno di guadagnare il titolo mondiale.

E poi, la sala stampa finalmente di nuovo con le luci (tutte le luci) accese dopo il buio e poi la penombra di un anno fa a causa della pandemia.

Infine i vip. Sempre attesi e sempre protagonisti al Mugello. Ci sono campioni del pallone, come di tanti altri sport che nel motociclismo hanno trovato una passione e una voglia di divertirsi unica.

Giusto ricordare in ogni caso che in tanti, negli anni passati, c’erano perché in pista volava un signore di nome Valentino Rossi e chissà se la loro passione per le due ruote rimarrà quella di sempre. Chissà. Una cosa comunque è certa, a questo Mugello 2022, Vale sarà presente per salutare, portarsi a casa (per sempre) quel numero 46 ed entrare nella leggenda. Dunque, la festa sarà un po’ come quelle del passato. Perché Rossi al paddock c’è. Sì, anche questa volta.