Il ringraziamento

«Gratitudine a chi ha sostenuto chi è senza lavoro per il Covid»

Gratitudine a chi ha sostenuto chi è senza lavoro per il Covid

Gratitudine a chi ha sostenuto chi è senza lavoro per il Covid

Nel testo si torna a rilevare il "grave impatto" che la pandemia ha avuto sulle imprese e sui lavoratori del settore, specie i part-time e quelli a bassa retribuzione, per ribadire innanzitutto il valore della "persona" e della "dignità umana" oltre la burocrazia, le statistiche e i numeri dell’economia turistica, per sollecitare l’esercizio della "creatività per uscire da un’impasse", poi per ricordare che abbiamo un "destino comune" come la pandemia ci ha insegnato e dunque occorre "resistere alle tentazioni dell’individualismo e del nazionalismo troppo prevalenti nella società contemporanea". «Solo in questo modo – si legge – evitiamo la 'variante' del virus che si diffonde quando fomentiamo un’economia malata che permette a poche persone ricchissime di possedere di più di ciò che possiede tutto il resto dell’umanità, e quando i modelli di produzione e di consumo distruggono il pianeta». Infine Turkson cita un esempio concreto di sviluppo inclusivo, quello "fraterno" generato intorno ai tanti casi di disagio che la pandemia ha causato. «Esprimiamo – si legge nel messaggio – la nostra sincera gratitudine a tutti coloro che in questo periodo critico generato dalla pandemia, si sono impegnati a sostenere materialmente e spiritualmente, le persone che si trovano in difficoltà economica a causa della sospensione delle attività turistiche»