Al rientro dalle ferie un italiano su due sceglie di portare a casa prodotti tipici

Coldiretti / Il 53% dei vacanzieri fa shopping e la tavola si classifica come la voce principale del budget delle famiglie che viaggia in Italia

Appena il 13% degli italiani torna a mani vuote dalle ferie

Appena il 13% degli italiani torna a mani vuote dalle ferie

Oltre un italiano su due (53%) in vacanza acquista prodotti tipici come souvenir che si classificano come i preferiti nell’estate 2021. è quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè divulgata dopo il rientro della stragrande maggioranza degli italiani nelle proprie case. Dopo i limiti posti per molto tempo dalla pandemia si evidenzia la tendenza dei vacanzieri a gratificarsi con l’acquisto di prodotti per prolungare tra le mura domestiche le esperienze enogastronomiche vissute. Nella seconda estate del Covid accade così che appena il 13% degli italiani torni a mani vuote dalle ferie, anche se la pandemia spinge verso spese utili, con i prodotti tipici che vincono dunque su tutte le altre scelte. Al secondo posto tra i souvenir si classificano prodotti artigianali e a seguire gadget, portachiavi, magliette. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza recente favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali. Preferenze Piatti a km 0 per il 78% dei vacanzieri Quasi quattro italiani su cinque (78%) in vacanza lontano da casa preferiscono consumare prodotti tipici del posto a chilometri zero per conoscere le realtà enogastronomiche del luogo in cui si trovano. è quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè per l’estate 2021 dalla quale si evidenzia che appena il 15% dei vacanzieri ricerca anche in villeggiatura i sapori di casa propria mentre una netta minoranza (5%) si affida alla cucina internazionale un 2% prova altre esperienze nel piatto. Il cibo rappresenta non a caso per quasi il 22% degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 56% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Soltanto un 4% dichiara di non prenderlo per niente in esame