FIRENZE
Presenza sul territorio e capillarità per essere vicini, anche con una sede fisica, a chi subisce una violenza e cerca di trovare il coraggio di denunciare. Per Laura Sostegni, responsabile del Coordinamento donne Spi Cgil Firenze, il valore aggiunto del sindacato pensionati può essere proprio il suo radicamento: "Lo Spi – dice – è una realtà che vive il territorio: dovunque, anche a Firenze e nell’area metropolitana, si trova una lega Spi che rappresenta un presidio del territorio. Da molti anni portiamo avanti attività e iniziative legate alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre iniziando spesso molto prima, anche ad ottobre. È fondamentale, in particolare, l’opera di informazione che le donne del sindacato pensionati possono fare all’interno delle scuole proprio per l’esperienza e la sensibilità acquisita in tanto tempo a contatto con le donne maltrattate: non a caso da oltre trent’anni all’interno della Cgil è attivo lo sportello ‘Donna chiama donna’ che si occupa di donne che si rivolgono a noi, magari banalmente anche perché dirottate qui da realtà come Artemisia, perché la violenza si verifica sul posto di lavoro. 10-12 anni fa – prosegue – la parola femminicidio anche nei livelli più abituati alle discussioni politiche della nostra organizzazione era considerata un termine non corretto perché per riuscire a comprendere che si veniva uccise perché donne, considerate più deboli e inferiori. Ci sono voluti anni. Se le parole non si usano non esistono, non esiste il problema e quindi educazione significa anche far comprendere che invece il problema c’è e smontare quella piramide che porta agli eventi di violenza".
Sandra Nistri