
Stiven Shpendi, 21 anni, autore del gol vittoria nella partita di andata
Carrarese-Palermo del 7 dicembre 2024 è un crocevia fondamentale per i toscani, reduci dallo scivolone di Salerno (sconfitta per 4-1) e vogliosi dunque di rivalsa tra le mura amiche, dove riescono a esprimere al meglio la loro verve. Allo Stadio dei Marmi arriva un Palermo altalenante, ancora troppo discontinuo per sperare davvero in un campionato di vertice. Il primo tempo scorre via equilibrato e senza particolari emozioni. Ad affacciarsi per primi nella metà campo avversaria sono i rosanero, ma i padroni di casa prendono le contromisure già dopo il primo quarto d’ora, gestendo con tranquillità le operazioni e apparendo senza dubbio più brillanti dei dirimpettai. Nessun particolare sussulto, comunque, e reti inviolate alla fine dei primi 45 minuti. La ripresa comincia con gli stessi uomini in campo e, almeno inizialmente, con i medesimi ritmi: è un Palermo senza pathos e così Dionisi, poco dopo l’ora di gioco, opta per un triplice cambio: dentro Brunori, Di Francesco e Vasic al posto di Henry, Di Mariano e Verre. Mossa che la Carrarese incassa bene e che, paradossalmente, permette ai toscani di salire definitivamente in cattedra. Da questo momento, infatti, il match cambia in modo palese: al 65’ tripla clamorosa occasione per la Carrarese: Shpendi si fa ipnotizzare da Desplanches, poi salvataggio miracoloso di Ceccaroni a porta libera, quindi Cicconi non riesce a trovare il gol, con la risposta ancora di Desplanches. Al 71’ anche Giovane va vicinissimo al gol su una dormita colossale del reparto difensivo: Gomes salva il Palermo, disturbando il giocatore avversario e toccando quanto basta per deviare in angolo. Ma gli ospiti si arrendono al 77’, quando Stiven Shpendi, già resosi pericoloso in più di un’occasione, si fionda sul clamoroso errore difensivo di Gomes e deposita in rete senza difficoltà il pallone che vale il successo giallazzurro. Per il bomber italo-albanese è come una sorta di liberazione: dopo tanta sofferenza, trova infatti il suo primo gol in campionato; l'esultanza, con tanto di lacrime sotto la curva della Carrarese, è l’emblema fedele della sua resurrezione. Tre punti fondamentali per i padroni di casa, che volano a quota 19 lunghezze in classifica, raggiungendo il decimo posto. Il Palermo restava invece ottavo con 21 punti, con il distacco dalle zone di vertice che inevitabilmente aumentava.