Riqualificare gli spazi verdi risparmiando: ecco come

Bonus Verde / Si applica ad aree e pertinenze di abitazioni e condomini

Sono ammortizzabili anche le spese per la realizzazione di impianti di irrigazione

Sono ammortizzabili anche le spese per la realizzazione di impianti di irrigazione

Già introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 e poi confermato negli anni successivi, quindi anche per questo 2021, il Bonus Verde è un ulteriore incentivo diretto alla riqualificazione e risistemazione dell’edilizia residenziale. La misura, infatti, si applica alle aree verdi di appartamenti e condomini, includendo le loro pertinenze. Accedendo al Bonus Verde si possono ammortizzare, così, le spese per la realizzazione o la manutenzione straordinaria di giardini, terrazze e altre coperture a verde. Scorrendo le linee guida pubblicate dall’Agenzia delle Entrate sul suo portale (https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/ bonus-verde), si possono reperire diversi esempi sul tipo di interventi ammessi a finanziamento. › Per quale tipo di lavori si può richiedere il bonus? Si possono portare in detrazione lavori di copertura di terrazze, realizzazione e manutenzione straordinaria di giardini e recinzioni, impianti di irrigazione o pozzi, esecuzione di grandi potature. Sono ammortizzabili non soltanto le spese materiali per lo svolgimento dei lavori, ma anche quelle relative alla progettazione. Rimangono esclusi invece gli interventi di manutenzione ordinaria, così come le spese per l’eventuale acquisto dell’attrezzatura utile. Criteri Quali edifici possono usufruire della nuova detrazione green? L’obiettivo principale dell’incentivo statale è sostenere la riqualificazione green dell’edilizia abitativa. Destinatari dell’intervento sono dunque appartamenti, case indipendenti o condomini, mentre rimangono esclusi tutti quegli edifici la cui destinazione sia a sede di ufficio o attività commerciale. Una via di mezzo, però, è quella degli stabili a utilizzo promiscuo, sia abitativo sia commerciale/professionale. In casi del genere, si può fare richiesta della detrazione, ma il bonus avrà un massimale ridotto della metà. Chi può chiederlo e quali sono i requisiti necessari La procedura / Dettagli tecnici e tutti i passaggi burocratici da compiere Il Bonus Verde segue l’iter già consolidato per altre misure di incentivazione dei lavori edilizi varati in questi anni. Come per il bonus facciate o ristrutturazioni l’agevolazione viene infatti concessa come detrazione sull’imponibile, da far valere negli anni successivi all’esecuzione dei lavori. › Quali sono gli importi e i tetti di spesa del bonus? Il bonus è quindi concesso in 10 rate annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui si eseguono i lavori. La copertura è invece del 36% sulle spese sostenute. Poiché il tetto massimo di spesa agevolabile è di 5.000 euro, l’importo della detrazione può arrivare a 1.800 euro. Il massimale rimane invariato anche nel caso degli interventi eseguiti su parti comuni di condomini, nel qual caso viene però destinato ad ogni unità abitativa interessata dall’intervento. › Quale documentazione va presentata? Per ottenere il bonus occorre dimostrare entità delle spese e congruità con i fini dell’incentivo. Per questo il pagamento deve essere tracciabile, quindi effettuato via bancomat, carta di credito, bonifico o assegno non trasferibile. Inoltre vanno conservate le fatture relative agli interventi concordati e le eventuali certificazioni dell’amministratore, nel caso di unità abitative di condominio, relative all’adempimento degli obblighi di legge per l’esecuzione dei lavori.