Rinnovamento in chiave eco del nostro patrimonio edilizio

È fondamentale distinguere tra lavori "trainanti" (primari) e "trainati" (aggiuntivi)

È fondamentale distinguere tra lavori "trainanti" (primari) e "trainati" (aggiuntivi)

È fondamentale distinguere tra lavori "trainanti" (primari) e "trainati" (aggiuntivi)

Il Superbonus 110% è una misura pensata per migliorare il patrimonio edilizio sul territorio. In particolare questo provvedimento, introdotto con il D.L. rilancio del 19 maggio 2020, incentiva l’efficientamento energetico degli immobili da un lato e l’adeguamento antisismico dall’altro. L’incentivo consiste in una detrazione del 110% che si applica sulle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali e, per la parte di spesa sostenuta nell'anno 2022, in quattro quote annuali di pari importo. In questi giorni è allo studio del Governo la possibilità di prorogare i termini anche per il 2023 e 2024 con alcuni cambiamenti. Per gli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) il limite temporale entro il quale è possibile detrarre le spese si estende fino al 31 dicembre 2022, prorogabili ulteriormente fino al 30 giugno 2023 qualora siano stato completati almeno il 60% dei lavori al 31 dicembre 2022. Per i condomini, il limite temporale è esteso fino al 31 dicembre 2022 qualora siano stati completati almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2022. tuttavia qualcosa potrebbe cambiare entro la fine del 2021 con l’approvazione della prossima finanziaria. Focus Tutti i beneficiari della misura Il Superbonus 110%, inserito nel Decreto rilancio del 2020, è rivolto – almeno per il momento – a tutti i contribuenti possessori dell’immobile che sarà oggetto dell’intervento di ristrutturazione. Secondo quanto si apprende dal provvedimento i beneficiari di questa misura sono: le persone fisiche, proprietarie dell’immobile; i condomìni, le associazioni tra professionisti ed enti, sia pubblici che privati, senza scopo di lucro; società di persone; associazioni sportive dilettantistiche; società di capitali; titolari reddito d’impresa ma solo con riferimento ai fabbricati utilizzati per attività imprenditoriale; titolari di un diritto sull’immobile, i condomìni ed inquilini che hanno l’immobile in comodato d’uso; istituti autonomi case popolari e dagli enti aventi le stesse finalità sociali degli IACP, cioè; il coniuge o convivente che vive con il proprietario dell’immobile, dove verranno effettuati i lavori, a patto che sostenga personalmente la spesa