Il ruolo centrale delle banche per l’agevolazione

Il vantaggio / Finanziare i lavori anche a chi non ha subito la disponibilità

Il ruolo centrale delle banche per l’agevolazione

Il ruolo centrale delle banche per l’agevolazione

Per cedere il credito d’imposta alle banche è necessario che siano state già pagate le fatture relative al saldo o agli stati di avanzamento dei lavori, che non possono essere più di due per ciascun intervento e ciascuno dei quali deve riferirsi ad almeno il 30% dei lavori. Come entrano in gioco le banche nell’agevolazione fiscale? In 3 modi, spiega Abi. Innanzitutto scontando il bonus fiscale del cittadino (o condominio) che ha riqualificato l’immobile. Quindi effettuando l’operazione di sconto in favore dell’impresa che ha realizzato i lavori e si è fatta cedere dal committente il bonus a fronte di una riduzione del prezzo in fattura. Entrambe le modalità consentono di monetizzare il credito fiscale per intero, al netto di quanto dovuto alla banca o altro soggetto compratore per l’operazione di anticipazione. Il terzo modo è concedendo, su richiesta dei clienti, finanziamenti ponte che poi possono essere estinti in tutto o in parte con la cessione del credito d’imposta alla banca. Il credito d’imposta può essere ceduto un numero di volte illimitato a qualsiasi soggetto. Il beneficiario quindi può cedere il suo credito all’impresa che realizza gli interventi di riqualificazione. Le banche possono quindi favorire la realizzazione degli interventi agevolati dal bonus fiscale anticipandone l’importo e finanziando i lavori anche a chi al momento non ha la disponibilità necessaria. Il credito d’imposta, che spetta per l’esecuzione dei lavori agevolati con il Superbonus, può essere ceduto all’impresa che ha realizzato gli interventi oppure ad altri soggetti privati, tra cui banche e intermediari finanziari. Il beneficiario può optare per il trasferimento del credito d’imposta alla banca per ottenere liquidità immediata, senza la necessità di recuperare il beneficio fiscale nella dichiarazione dei redditi, a compensazione delle imposte da pagare nell’arco dei cinque anni successivi.