Ecobonus, sismabonus e rifacimento facciate: le modifiche introdotte

La decisione / A partire da gennaio 2022 lo sconto per il ‘face lift’ degli edifici verrà salvaguardato, ma la percentuale della detrazione sarà portata al 60%

Per le facciate sono necessari gli interventi ed il “bonifico parlante” entro l’anno

Per le facciate sono necessari gli interventi ed il “bonifico parlante” entro l’anno

Il nuovo disegno di legge di Bilancio 2022 approvato dal Consiglio dei Ministri e prossimo alla discussione in Parlamento ha introdotto alcune novità non solo per il Superbonus 110% e per le alternative alle detrazioni fiscale. Nel nuovo provvedimento c’è più respiro sia per gli interventi che accedono all’ecobonus ordinario e al bonus ristrutturazioni (sismabonus incluso). Per questi l’orizzonte temporale sarà decisamente più ampio rispetto alle proroghe a cui siamo abituati, visto che termineranno il 31 dicembre 2024. In tal senso restano invariate le aliquote. Novità anche nel bonus facciate: una delle detrazioni maggiormente utilizzate. Stando a quanto si apprende dal provvedimento sarà necessario realizzare gli interventi e fare il ‘bonifico parlante’ entro la fine dell’anno se si vuole approfittare del bonus facciate al 90%. A partire da gennaio 2022 e per tutto il prossimo anno, lo sconto rimane, infatti l’intenzione del Governo è di salvaguardare la misura, ma la percentuale di detrazione scende al 60%. La caratteristica di questo bonus è che la detrazione non ha un tetto di spesa e richiede meno burocrazia del superbonus 110%. Non serve ad esempio asseverare la regolarità urbanistica dell’immobile. Finito questo bonus, dal 2023, si torna al bonus ristrutturazioni al 50% oppure per ottenere il superbonus ridotto del 65% bisognerà realizzare il cosiddetto “cappotto energetico”: non basterà solo tinteggiare. Sarà, infine, prorogato fino al 2024 anche il cosiddetto bonus verde, ovvero la detrazione del 36% per sistemazione aree verdi e realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Settore turistico, nuovo provvedimento in arrivo La misura / Destinata ad hotel, agriturismi, fiere, terme e parchi tematici Il provvedimento era atteso da tempo e finalmente potrebbe diventare effettivo. Sono previste nuove possibilità per il settore turistico: uno dei più colpiti dal lockdown a causa del Covid. Bisognerà attendere ancora la conversione in legge dell’ultimo disegno di legge, ma sono previsti detrazioni fiscali e contributi a fondo perduto per le imprese operanti nel settore turistico. La misura, tanto attesa dagli operatori del settore turistico, sarà destinata non solo agli alberghi, ma anche ad agriturismi, strutture termali, stabilimenti balneari, parchi tematici, fiere e congressi. Una grande apertura rispetto alle previsioni. Come per il Superbonus tradizionale, saranno ammesse le spese effettuate per interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica, alla riqualificazione antisismica e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Potrebbero però essere comprese altre spese, come quelle per gli arredi. La bozza di decreto individua due strumenti: un credito di imposta dell’80% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di riqualificazione delle strutture; un contributo a fondo perduto di massimo 40.000 euro fruibile anche indipendentemente dal suddetto credito di imposta, incrementabile per ulteriori specifici obiettivi. Secondo indiscrezioni, però, potrebbero essere introdotte altre due forme di sostegno: fondo rotativo (dovrebbe essere alternativo al Superbonus 80% e al contributo a fondo perduto); pensato per le imprese turistiche di dimensioni più grandi, e la sezione speciale del Fondo garanzia PMI per le imprese del settore turistico. Il Ministero del turismo aggiornerà, entro il 31 marzo 2025, gli standard minimi, uniformi in tutto il territorio nazionale, dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, compresi i condhotel e gli alberghi diffusi, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali e dei sistemi di classificazione alberghiera adottati a livello europeo e internazionale