Colonnine di ricarica anche negli edifici privati Un incentivo per sostenere la mobilità e

Contributo / Detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute dal 1° marzo del 2019 al 31 dicembre 2021 per l'acquisto e la posa in opera delle infrastrutture

La detrazione si applica alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021

La detrazione si applica alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021

Procede a ritmi lenti ma costanti il percorso verso la mobilità elettrica. Fondamentale per la sua diffusione la rete delle infrastrutture di ricarica, ad oggi ritenuta ancora insufficiente: le stazioni di ricarica sono poche e soprattutto non sono distribuite in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Per incentivare il mercato delle auto elettriche, la Legge di Bilancio 2019 ha introdotto una detrazione fiscale del 50% sulle spese documentate, sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino a un massimo di 7 kW. Le colonnine per la ricarica delle auto elettriche sono distributori di energia attraverso i quali si può ricaricare l’auto, appunto, con motore elettrico. Poiché esistono differenti produttori di colonnine e gestori, gli impianti possono avere forme differenti: alcune sono a parete o portatili, altre a palo. I proprietari di box possono scegliere la ricarica privata, attaccandosi direttamente alla rete domestica che non supera in media i 3 kW e obbliga a lunghi tempi di attesa (circa 8-10 ore per una batteria da 30-40 kWh), oppure sfruttando i cosiddetti wallbox, dispositivi a muro che dimezzano i tempi aumentando considerevolmente la potenza di ricarica. I wallbox consentono inoltre di programmare tempi ed orari (un'opzione particolarmente utile per sfruttare le fasce orarie meno costose dell’energia elettrica), avere informazioni da remoto sullo stato della ricarica, tracciarne il consumo e i costi relativi. Superdetrazione del 110%: ecco cosa c’è da sapere Il focus / L’installazione deve essere congiunta a degli specifici interventi di efficienza energetica Il Decreto Rilancio dello scorso anno, nell’ambito delle misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza sanitaria da Covid-19, ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021 (termine prorogato al 2022 dall’ultima Legge di Bilancio) a fronte di specifici interventi. Tra questi, sono annoverati anche quelli legati alla realizzazione di colonnine di ricarica di veicoli elettrici negli edifici. La condizione necessaria è che l’installazione della o delle colonnine sia eseguita congiuntamente a specifici interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico e installazione di impianti fotovoltaici. E che l’edificio migliori di almeno due classi energetiche. La detrazione non si applica alle spese per le colonnine di ricarica sostenute dalle perso ne fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni. Le spese di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici possono beneficiare anche dello sconto in fattura o la cessione del credito (art. 121), oltre che per la Superdetrazione del 110%, anche nel caso della detrazione del 50%, introdotta dalla Legge di Bilancio 2019. Nel dettaglio il Supebonus si applica agli interventi effettuati dai seguenti soggetti o categorie: condomini sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale; persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni; istituti autonomi case popolari (IACP); cooperative di abitazione a proprietà indivisa per gli interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci. Ma soltanto se tali spese si riferiscono ad interventi effettuati su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale.