Cappotto termico, le norme per beneficiare dell’incentivo

Norma / Sono detraibili le spese per un importo massimo di 60mila euro

Vanno rispettati l’incidenza superiore al 25% ed il salto di due classi energetiche

Vanno rispettati l’incidenza superiore al 25% ed il salto di due classi energetiche

Il cappotto termico è il primo degli l’interventi cosiddetti “trainanti” per il Superbonus al 110%. È possibile usufruirne per l’installazione di un cappotto termico solo se l’edificio su cui si realizza l’intervento è dotato di impianto di riscaldamento. L’intervento, inoltre, deve rispettare le norme specifiche previste per l’ottenimento dell’incentivo, ovvero l’incidenza superiore al 25% e il salto di due classi energetiche ma deve anche soddisfare i criteri ambientali minimi (CAM). Qualora gli interventi di isolamento termico a cappotto non raggiungano il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, è possibile accedere all’Ecobonus 2020 con l’aliquota al 65%. La norma stabilisce che è possibile detrarre le spese relative agli interventi sull’involucro dell’edificio (coibentazione di pareti, soffitti, tetti e pavimenti) per un importo massimo di 60.000 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2020. Anche in questo caso si tratta di detrazioni IRPEF (per le persone fisiche) o IRES per le aziende. Anche in questo caso, comunque, è possibile richiedere la detrazione per gli interventi effettuati sulle parti comuni condominiali ed è possibile accedere alla cessione del credito o allo sconto immediato in fattura. Focus Isolamento: i materiali indicati in grado di evitare dispersioni Il cappotto termico è una tecnica di isolamento che consiste nell’installazione di una serie di materiali (polistirene, fibra di legno/vetro, PVC) sulle pareti di un edificio con lo scopo di ottenere una vera e propria barriera protettiva in grado di evitare dispersioni di calore. Grazie all’isolamento a cappotto si potrà rinfrescare e riscaldare più facilmente la propria abitazione, riducendo notevolmente i consumi e migliorando il comfort climatico. È una soluzione valida sia in estate che in inverno. Inclusi i lavori di semplice pulitura o di tinteggiatura Tra le detrazioni fiscali che è possibile richiedere per i lavori di isolamento termico a cappotto rientrano anche quelle previste dal Bonus facciate 90% 2021. Come vi si accede? È necessario realizzare interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali. Chi ne può beneficiare? Ne possono beneficiare gli inquilini, i proprietari, residenti e non nel territorio dello Stato, sia le persone fisiche che le imprese. Le zone a cui viene fatto riferimento sono le zone A (centri storici) e le zone B (totalmente o parzialmente edificate) mentre non si può accedere al bonus per i lavori realizzati su edifici che si trovano nelle zone C, D, E e F. Quali sono i principali interventi? I principali interventi connessi all’installazione del cappotto termico che rientrano nel bonus facciate sono: lavori che interessano le strutture opache della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio; il miglioramento delle caratteristiche termiche – anche in assenza dell’impianto di riscaldamento – e il rinnovo degli elementi costitutivi della facciata esterna dell’edificio.