"Nel mio bar libri al posto delle slot machine": cultura per battere la ludopatia

La storia che arriva da Palazzuolo sul Senio

Lorenzo Naldoni, bar "Gentilini" - Palazzuolo sul Senio

Lorenzo Naldoni, bar "Gentilini" - Palazzuolo sul Senio

Palazzuolo sul Senio (Firenze), 12 settembre 2020 – Abbiamo intervistato Lorenzo Naldoni, esercente del bar-pasticceria Gentilini e creatore di un’interessante iniziativa contro la dipendenza dal gioco d’azzardo, in particolare dalle macchinette ‘brucia-soldi’, patologia molto diffusa sia fra gli adolescenti che fra persone adulte.

La Regione Toscana ha promosso da tempo la campagna di sensibilizzazione ‘No Slot’ per contrastare il gioco d’azzardo patologico, fornendo il relativo logo da apporre negli esercizi pubblici che non hanno apparecchi per il gioco lecito. Lei, da commerciante, con la Sua iniziativa ha fatto anche di più. Com’è nata l’idea di creare una sala di lettura e di scambio libri nel bar per impiegare in modo fruttuoso il tempo libero?

“Anch’io mi sono iscritto all’iniziativa della Regione Toscana ‘No Slot’. La ludopatia purtroppo è una malattia e visto che sono contrario a qualsiasi gioco d’azzardo, ho deciso inizialmente di eliminare le slot e poi - in mancanza di una sala relax nell’attività - di inserire una libreria per leggere tranquilli e stare rilassati”  

In che cosa consiste l’iniziativa?

“In poche parole invece del gioco d’azzardo, si dà spazio sia alla lettura che alla cultura” - e aggiunge – “ho preso l’attività nel giugno 2019 e poco prima di entrare come titolare ho deciso già di eliminare le slot, mentre i libri sono entrati un po’ dopo, a dicembre, quando abbiamo affittato una stanza per dedicarla alla consultazione, alla lettura, lo scambio libri”

Oggi internet e i social hanno sostituito la socialità del cortile, del quartiere, del bar all’angolo. Iniziative come la Sua possono essere un invito a dare più spazio al rapporto umano diretto, senza schermi?

“Sì, penso di sì. Visto che le slot sono sparite, con gli incontri per leggere si può creare conoscenza, dialogo tra persone; quindi sì, può essere un aiuto”

Nel gioco d’azzardo si rischia di perdere soldi, attività lavorativa, affetti. Ha conosciuto persone ‘toccate’ dalla dipendenza da gioco?

“Direttamente no - precisa Lorenzo Naldoni - ma so che molti individui perdono lavoro, soldi, anche famiglia, purtroppo, rovinandosi per il gioco”

Che risposta ha avuto l’iniziativa sia da parte dei clienti che della cittadinanza?

“Dico la verità, molto positiva. Non pensavo: non ho ricevuto critiche e anzi molti mi hanno appoggiato; anche per la libreria hanno donato e prestato libri: tutti sono stati molto disponibili. In questo momento non abbiamo più spazio per accogliere altri volumi, tanto è stata la generosità manifestata”.

Task force anti-ludopatia

Sperando che iniziative come quella della pasticceria Gentilini di Palazzuolo sul Senio siano di esempio, da ricordare che esiste un numero verde: 800 88 15 15, specifico per l’assistenza a persone con problematiche legate al gioco d’azzardo.

“E’ un servizio a carattere regionale, si può chiamare da tutta la Regione – afferma Matteo Meloni, coordinatore del Centro di ascolto della Regione Toscana - Al numero rispondono psicologi, psicoterapeuti molto formati sul tema del contrasto al gioco d’azzardo e questo servizio raggiunge anche le zone più difficili della nostra Regione, come alcuni comuni rurali e montani dei circa centosettanta complessivi della Toscana. E’ questo il carattere fondante del servizio, che è a disposizione di tutti. Spesso a chiamare sono le famiglie, gli amici del diretto interessato o i professionisti del settore. Il numero verde è una ‘porta d’ingresso’ ai servizi territoriali competenti, un facilitatore di percorso”.