Sinalunghese ‘spuntata’ Sono pochi i gol realizzati

In casa rossoblù il problema è rappresentato da un attacco che stenta. Il presidente Polvani: "Anche contro Foligno è mancata la zampata finale"

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Due successi, sei pareggi e quattro sconfitte. E’ questo il ruolino di marcia della Sinalunghese quando si sta per avvicinare il giro di boa del torneo. Un torneo fortemente caratterizzato dal Covid come dimostra l’analisi del girone con una sola squadra in pari con le gare e qualcuna in ritardo di addirittura 5 partite. La Sinalunghese deve recuperare solo la gara interna col San Donato Tavarnelle e quindi un rendiconto più esatto potrà essere stilato solo in quel momento. Dall’analisi dei risultati fin qui acquisiti e più che altro dal tabellino, è evidente comunque che la Sinalunghese, più che nel reparto difensivo, è carente in quello offensivo con pochi gol fatti che hanno precluso di portare nel carniere i punti ne per muovere la classifica.

Una possibilità che è stata a portata di mano in molte gare giocate alla pari con le squadre avversarie. Unica ad aver realizzato 6 pareggi, la Sinalunghese ha assolutamente bisogno di sbloccarsi in chiave realizzativa. "E’ proprio per questo che recentemente abbiamo rinforzato l’attacco – spiega il presidente Daniele Polvani con il tesseramento di Sciacca e qualche tempo fa di De Patre. Un ruolo fondamentale per la nostra struttura offensiva – aggiunge ancora il dirigente –. Anche nella gara dell’altro ieri contro il Foligno, ci è mancata la zampata finale perché la squadra ha sostanzialmente espresso buone geometrie di gioco e ottima tenuta atletica, pur al cospetto di una compagine quadrata, compatta ed esperta della categoria. Siamo comunque fiduciosi nel futuro perché quando gli ultimi arrivati saranno integrati perfettamente nel gruppo e avranno raggiunto la necessaria condizione fisica, sono sicuro che ci daranno una mano per rilanciarsi in una classifica, fortunatamente ancora molto corta, con ancora ampie possibilità di risalita".

Intanto è già ripresa la preparazione in vista della trasferta, molto insidiosa di domenica sul campo laziale del Trastevere. Massimo Tavanti