
Quel palo grida ancora vendetta. "Purtroppo anche stavolta ci si è messa in mezzo la sfortuna: quando ho visto partire la palla ero certo che sarebbe entrata, invece ha preso il legno pieno, se avesse toccato il palo interno sarebbe entrata. Ho già segnato su punizione, ma questa è stata la più bella": c’è amarezza nelle parole di Francesco Disanto (nella foto). "Siamo dispiaciuti perché abbiamo disputato un’ottima partita – ha spiegato l’attaccante –: abbiamo creato tanto, ma non era semplice, loro si sono abbassati fin da subito e nel finale di gara ancora di più: abbiamo fatto fatica a trovare gli spazi, a trovare la giocata, dalla quale poteva nascere il gol". "E poi c’era un rigore netto su Paloschi – ha aggiunto il numero 7 –, ero dietro: su un cross dalla destra, Alberto l’ha stoppata ed è andato a calciare, ma è stato agganciato. Ho anche detto all’arbitro che se gli capita, vada a rivederlo. Quando sei sullo 0-0 una decisione del genere può cambiare la partita. Rimane il fatto che abbiamo disputato una buonissima gara, anche se non siamo riusciti a sbloccarla. Ci prendiamo il punto e andiamo avanti, consapevoli che più andiamo avanti più le sfide si fanno difficili". Domenica la trasferta sul campo della Carrarese. "Una partita difficile – ha sottolineato Disanto –, a maggior ragione perché giochiamo fuori casa. Dovremo affrontarla come tutte le altre: sulla squadra non c’è niente da dire, il gruppo è unito e compatto. Anche oggi si è visto: tra l’altro si è avvertito anche il primo caldo, chi come me ha fatto 90-90-90 un po’ di stanchezza l’ha avvertita. Siamo stati molto bravi". Oggi non è arrivato il gol, ma le 9 reti sono comunque un buon bottino. "Sì, e oggi poteva arrivare la decima – ha chiuso –… Lo avevo già detto: mi sono fatto la promessa di finire nel migliore dei modi, anche a livello realizzativo, dopo un periodo, a gennaio, un po’ così. In carriera ho sempre fatto prevalere gli assist, ma ben vengano i gol, la gioia più bella".
AG