Quattrodici punti in classifica, una sola rete subita in sei giornate, al debutto, ad Ancona: il Siena vince e convince, da squadra caparbia, grintosa, solida. A Pontedera un’affermazione di forza. "Fa piacere non prendere gol – dice il difensore bianconero Luigi Silvestri –: ancor prima di arrivare, mister Pagliuca ha chiamato noi difensori più esperti per dirci che avrebbe voluto una squadra che subisse il meno possibile. Abbiamo pensato a un attimo di euforia. Poi nel ritiro, il più duro che abbia mai fatto, ha tenuto ogni giorno il nostro reparto in campo mezz’ora in più rispetto agli altri. E oggi raccogliamo i frutti del lavoro: ci troviamo bene nelle sue idee di gioco. Arriverà il momento in cui incasseremo, ma per adesso ci godiamo questa soddisfazione".
Con i tre punti del Mannucci la Robur ha respirato l’aria della vetta. "E’ giusto tenere una mentalità vincente – ha commentato Silvestri –, ma non dobbiamo montarci la testa, sono passate soltanto sei giornate. Rimane il fatto che stare in alto cambia tanto, anche a livello ambientale, ce lo siamo detti pure nello spogliatoio: la vittoria più bella è aver riportato gioia in questa piazza che ha sofferto tanto. Un dolore che abbiamo avvertito, pur non avendolo vissuto". E ancora: "Vogliamo continuare a far divertire la gente – ha affermato il difensore bianconero –: lunedì prossimo (al Franchi fischio di inizio alle 20,30) affronteremo il Cesena, che reputo la squadra più forte del campionato, la più completa di tutte, e spero che lo stadio si riempia perché avremo bisogno dei nostri tifosi". Non ha segreti, la Robur, se non la "forza del gruppo". "Ognuno di noi è pronto ad aiutare il compagno – ha chiuso Silvestri –, tutti mettiamo il collettivo davanti al singolo e diamo tutto per il bene del Siena. Giochiamo con la stessa mentalità. Una compattezza del genere si raggiunge dopo tanto tempo, noi ci siamo riusciti dopo pochi mesi, facendo un bagno di umiltà. Siamo una famiglia".
Angela Gorellini