Pagliuca: "Il pareggio? Direi giusto Non siamo stati gli stessi di sempre"

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di Angela Gorellini

"Un pareggio giusto", quello ottenuto dalla Robur contro l’Olbia, per il tecnico bianconero Guido Pagliuca (nella foto piccola). "Non ci aspettavamo che loro giocassero con tre punte – ha ammesso il mister nel post gara –, avevamo preparato la partita diversamente. Giusto ieri abbiamo percepito che poteva starci qualche cambiamento. Uscivamo sempre sotto pressione, commettevamo errori in fase di non possesso., siamo stati costretti ad abbassarci e abbiamo fatto fatica. Sull’1-0 abbiamo avuto la possibilità di raddoppiare, ma in termini di gioco bisogna riconoscere che l’Olbia ha fatto meglio di noi. Il girone di ritorno è spesso così, ci va messo il morso, ci va messo il cuore: noi abbiamo lottato per l’intera partita, ma abbiamo subito le difficoltà del momento. Nell’atteggiamento, come sempre, i ragazzi non sono mancati, ma nel gioco e nel difendersi con ordine non si è visto il solito Siena".

"Il passaggio al 4-4-2 – ha aggiunto Pagliuca –: dovevamo essere aggressivi sulla prima costruzione loro e dare ampiezza al gioco; mettendo un uomo sull’esterno avremmo dato tempo e spazio ai nostri terzini". Positivo l’esordio in porta di Lorenzo Manni. "E’ stato bravo, come è stato bravo Nicolas Cancarini a prepararlo. Sono contento per lui".

Nota di merito anche a Paloschi, alla terza rete consecutiva. "Alberto oltre che una persona di qualità – ha sottolineato il tecnico bianconero –, è un giocatore fortissimo e importante per noi. Cerchiamo fin dall’inizio di portare la palla in zone del campo dove i nostri attaccanti si possono esprimere al meglio e lui è bravo a finalizzare questo grande lavoro di squadra anche se oggi, forse per la prima volta, si è visto poco. Paloschi, comunque, ci mette sempre, come tutti i ragazzi, grande intensità e grande attaccamento". "Martedì giochiamo di nuovo – ha proseguito il mister –, dobbiamo recuperare le energie, abbiamo corso tanto, anche se non bene e non ordinati. Spero che Favalli possa essere della partita: ha preso una botta al polpaccio".

A fine gara il mister si è diretto verso la tribuna. "Stavo andando a cercare mio figlio – ha chiuso –:era dispiaciuto nel sentire cori contro di me (nella foto grande lo striscione contro il presidente Montanari). Dopo tutto quello che fa il babbo ci è rimasto male, lo volevo consolare. Poi ho sentito anche qualcuno dirmi di mettere un attaccante quando ne avevamo cinque, cinque, in campo. Uno in tribuna continuava a dirmi che sono un difensivista".