Mignani strappa applausi: "Il gol? Sì è mio"

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"Sì, il gol è mio": e se lo tiene stretto, Guglielmo Mignani (nella foto l’esultanza), il tris calato al Tiferno Lerchi. In una giornata che potrebbe davvero, per il Siena, essere quella della svolta. "Affrontavamo una delle squadre più forti del girone - dice l’attaccante bianconero -, il campo non era bellissimo, loro erano abituati alle distanze. Siamo riusciti a passare in vantaggio, meritandolo, facendo la nostra prestazione. Poi loro hanno accorciato, ma alla fine non abbiamo rischiato nulla, al di là della spizzata che ha portato al rigore. Sì, avevamo preparato la partita in questo modo, giocando, in fase difensiva, con una sorta di 4-4-2".

Da parte di Mignani un’altra partita di grande intensità. "Io do sempre il massimo, provando anche qualche tackle - sorride -: ho già rimediato quattro gialli, per un attaccante sono un po’ troppi… Ma sono contento, anche per l’assist a Ciccio: il mister in settimana mi ha bacchettato, perché con lo Scandicci avrei dovuto gestire meglio un paio di ripartenze, perché sbaglio l’ultimo dribbling o passaggio. Oggi è andata bene". "Il gol - aggiunge -? E’ arrivata una palla in profondità, io ho sterzato e saltato il difensore, ho tirato, il portiere l’ha ribattuta, poi non ho capito se mi è sbattuta addosso". Sulle spalle di Miagnani anche la consapevolezza di essere un giocatore fondamentale nella gestione delle quote. "Mi impegno per conquistare la fiducia del mister e credo di avercela - spiega il bianconero -, se arriva un 2002 pronto a dare una mano sono il primo a esserne contento: non importa chi scende in campo, l’importante è che vinca il Siena. Sono a disposizione dei compagni: ormai conoscono le mie caratteristiche". Mignani ha poi fatto un bilancio. "Siamo partiti per vincere il campionato - chiude -, poi per le circostanze note, abbiamo perso tanti punti per strada. A livello personale sono super contento di essermi ritagliato spazio, ma so che devo fare di più: per quanto ho giocato tre gol sono pochi. Devo essere più decisivo".

Angela Gorellini