Maratona a Siena, domina il Kenya. Straneo non strappa il pass per Tokyo

All'aeroporto di Ampugnano la Tuscany Camp Marathon

Angela Tanui al traguardo (foto Fidal- Grana/Fidal)

Angela Tanui al traguardo (foto Fidal- Grana/Fidal)

Sovicille (Siena), 11 aprile 2021 - Gara da record nella maratona all'aeroporto di Siena Ampugnano, dove però Valeria Straneo manca il pass olimpico.

Tra le donne arriva il miglior risultato di sempre sulle strade italiane con il successo della keniana Angela Tanui, che in 2h20'08" demolisce di oltre due minuti il crono di 2h22'25" ottenuto dalla connazionale Vivian Kiplagat nel 2019 a Milano. Trionfa il Kenya anche al maschile nella sfida vinta da Erick Kiptanui con 2h05'47" per realizzare il secondo tempo della storia sul suolo nazionale, in una prova molto veloce che vede tredici atleti sotto le 2h08'.

I RISULTATI

In chiave azzurra Stefano La Rosa (Carabinieri) è trentesimo in 2h11'42", sfiorando l'obiettivo dello standard olimpico fissato a 2h11:30, in una mattinata fresca (9 gradi di temperatura alla partenza) con pioggia leggera e vento a tratti. Al debutto sulla distanza dei 42,195 chilometri Said El Otmani (Esercito) chiude in 2h13'23" dopo un calo di ritmo nel finale, mentre si migliorano il campione tricolore Giovanni Grano (Nuova Atl. Isernia, 2h13'40") e Daniele D'Onofrio (Fiamme Oro, 2h14'07").

Al femminile Valeria Straneo (Laguna Running) riesce ancora a correre in 2h30'33", a 45 anni compiuti da pochi giorni, senza però raggiungere il crono richiesto per i Giochi di Tokyo (2h29'30"). La primatista italiana si piazza ventesima al traguardo, davanti a Sara Brogiato (Aeronautica) che firma il record personale con 2h34:24 nella prima edizione della Tuscany Camp Marathon - "European Olympic Marathon Qualification Race - Xiamen Marathon & Tuscany Camp Global Elite Race", disputata su un circuito di circa cinque chilometri nello scalo del comune di Sovicille.

"Ho dato veramente tutto - commenta la portacolori del Laguna Running - e non ho rimpianti, più di così non potevo fare anche se ovviamente c'è un po' di dispiacere. Ci ho sperato fino al 37esimo chilometro, poi è mancato qualcosa nel finale senza però mollare. Percorso filante, peccato per il meteo non ideale tra pioggia e umidità, ma ho cercato di rimanere coperta nei tratti più esposti al vento. La preparazione è stata difficile, in questo periodo particolare, e devo fare i conti con l'età. Ho lavorato al massimo con il mio coach Stefano Baldini e per questo sono comunque contenta. Mi diverto ancora a correre - conclude la primatista italiana (2h23:44 nel 2012) - e dopo un po' di riposo penserò a qualche gara su distanza più breve".

Può sorridere la 31enne torinese Sara Brogiato (Aeronautica), 2h34'24" per togliere due minuti e mezzo al suo primato di 2h36'57" che aveva corso a Valencia nel 2019.