Leban scalpita per tornare "La Ego farà grandi cose"

Il portiere è a casa in Emilia: "Ho conosciuto Dumnic da avversario. Non vedo l’ora di lavorare con lui, mi ha sempre fatto ottima impressione".

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Potrebbe essere la stagione della consacrazione, quella che inizia il 27 luglio, per Alessandro Leban portiere della Ego Handball arrivato a Siena un anno fa dalla sua Bologna. L’estremo difensore classe 1998 è ancora a casa in Emilia ma non vede l’ora di iniziare a lavorare agli ordini di Dumnic. "E’ stata dura stare a casa – ha detto Leban – e non potersi allenare. Ho provato a tenermi in forma anche durante il lockdown e dal momento in cui è finito mi alleno in palestra con il programma del preparatore atletico Vigni. Sono felice di iniziare la nuova stagione. Quella scorsa, conclusa anzitempo, mi ha lasciato molto amaro in bocca". Gli obiettivi di Leban sono chiari. "Sono carico sia a livello personale che per la squadra. Ho conosciuto coach Dumnic da avversario e mi ha sempre fatto una ottima impressione. È l’ideale per far crescere noi giovani confermati (sono rimasti Pasini, Kasa e Bronzo, ndr) e i nuovi. Per questo saranno fondamentali anche Nikocevic, Marrochi e Gaeta, giocatori dal curriculum pazzesco che sono convinto saranno decisivi dentro e fuori dal campo. A livello personale vorrei cercare di avere maggiore continuità di rendimento. Il mio primo anno a Siena è stato comunque positivo, da Fovio ho imparato molto". A contendere la maglia da titolare a Leban ci sarà Pavani. "Lo conosco perché è di Ferrara e ci siamo spesso affrontati a livello giovanile. Avremo modo e tempo di conoscerci meglio tra pochi giorni". Infine Leban sintetizza la scorsa stagione in alcuni momenti cruciali. "Tra quelli positivi la vittoria in casa su Bolzano. Fu una bellissima partita che giocai titolare perché Fovio era ko. Emozionante anche la semifinale di Coppa contro Pressano, quando parai due rigori, di cui uno proprio a Nikocevic. Un momento particolare fu il cambio di allenatore. Il peggiore ricordo è il ko con Sassari".

Guido De Leo