La Robur va all’assalto del Pontedera Pagliuca: "Sappiamo che cosa fare"

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di Angela Gorellini

No, non sarà affatto facile. Quello di Pontedera è un campo tosto, i granata corrono come matti. Ma la Robur "sa quello che deve fare", in tasca la chance di portarsi in testa alla classifica, fosse solo per 24 ore. E avrà a sostenerla il cuore e la voce di circa 250 tifosi, che coloreranno di bianconero gli spalti del Mannucci.

"Chiedo loro di starci vicini – ha affermato Guido Pagliuca (nella foto) –, per tutta la partita e soprattutto nei momenti di difficoltà che ci saranno. Sono la nostra forza, il dodicesimo uomo in campo. I risultati si raggiungono tutti insieme". E’ consapevole, il mister delle insidie della partita. "Dovremo giocare una gara di carattere – ha sottolineato –, dovremo essere degli animali, animali da competizione, dovremo arrivare primi su ogni pallone, vincere ogni contrasto, mettendoci intensità, sia mentale che fisica. Ma senza perdere la voglia di divertirci. Sotto questo aspetto la squadra è cresciuta, come le avevo chiesto. Lo ha dimostrato a Olbia: il pareggio ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca, siamo mancati un po’ negli ultimi metri. Ma siamo anche usciti dal campo con maggiore consapevolezza e la soddisfazione per la prestazione".

"Il gruppo giorno dopo giorno sta mostrando i suoi valori – ha aggiunto Pagliuca –, i senatori, Lanni, Crescenzi, Paloschi, Favalli, Silvestri, stanno dando tanto: si sta creando il giusto affiatamento: anche oggi scenderà in campo gente che lotta e che non molla". Bianchi è tornato. "Tommy è un altro ragazzo di grande qualità – ha affermato il tecnico bianconero –, importante anche per lo spogliatoio. A centrocampo siamo in tanti? Ci sono sei giocatori, due per ruolo, più uno polivalente. Essendoci tre posti abbiamo competizione in tutte le posizioni e uno che può fare più cose (Picchi si è però infortunato ndr)". In attacco, invece, pesa l’assenza di Paloschi. "L’importante è che tutti diano il proprio contributo. Ho a disposizione giocatori duttili, sì Arras è uno di questi e qualche variazione con il tempo potrei anche farla. In generale, comunque, la parola chiave è equilibrio".

Il mister, squalificato, seguirà la partita dalla tribuna: in panchina Lelli. "Nico è un grande ragazzo – ha chiuso Pagliuca –, un bravissimo allenatore. Gli ho detto di divertirsi. Sono sereno: sia chi è in panchina che chi è in campo non ha bisogno di me".