Il doppio ex Arrigoni ‘presenta’ la sfida "Cesena forte, ma il Siena ha qualità"

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di Angela Gorellini

L’accento cesenate tradisce le sue origini. Nel Cavalluccio Tommaso Arrigoni (nella foto) è cresciuto calcisticamente e con il Cavalluccio ha esordito in serie A. Nel Siena ci ha giocato due anni che, seppur finiti male, gli hanno lasciato tanto. E infatti torna, appena può. Anche allo stadio, a vedere la Robur, che si augura possa presto tornare "dove le compete". Ora è a Como, dove è approdato dopo la mancata iscrizione: si gode la B, da protagonista.

Arrigoni, segue il Siena? "Certo, certo, certo. Per i bianconeri è stata una stagione complicata. All’inizio le aspettative erano altre: sono pure partiti bene, centrando dei risultati positivi, poi le cose sono precipitate. Da fuori la sensazione è che ci sia stata tanta confusione. Peccato, perché scorrendo i nomi della rosa sono di grande qualità. Ma per una squadra non è facile cambiare quattro allenatori. L’esonero di Gilardino mi ha spiazzato: stava facendo bene e il gruppo si trovava alla grande con il mister. Sono comunque contento che sia arrivata la salvezza matematica". Nonostante le difficoltà i play-off sono ancora alla portata della squadra di Padalino.

"Nel calcio può succedere di tutto. Non nego però che per il Siena sia dura: l’approdo agli spareggi dipende anche dai risultati degli altri e il Cesena arriverà al Franchi per tenersi il terzo posto. Lotterà con il coltello tra i denti. L’ho visto giocare un paio di volte e mi ha fatto un’ottima impressione. Sono un gruppo affiatato, perfetto mix di esperienza ed entusiasmo, guidato da un ottimo allenatore, Viali, e con un bravo direttore. A livello di nomi, la Robur non ha niente da invidiargli ma le annate, a volte, prendono pieghe inaspettate".

Ha fatto l’’in bocca al lupo’ a Crescenzi quando è venuto a Siena?

"Non c’è stato bisogno gli dicessi niente, conosceva già la piazza, ha giocato lì quando c’era Beretta. ‘Crescio’ è stato il mio capitano l’anno scorso, abbiamo vissuto insieme momenti bellissimi, la promozione in B un miracolo, per certe situazioni. Siamo in ottimi rapporti e gli auguro il meglio, come lo auguro alla Robur".

Modena o Reggiana?

"Meriterebbero entrambe di salire, hanno disputato un campionato assurdo. Ma con il cuore dico Modena, per Fabio (Gerli ndr). Ci sentiamo ogni giorno, gli sono legatissimo. Spero che possa togliersi questa soddisfazione: non c’entra niente con la serie C, è un giocatore di categoria superiore, anche troppo sottovalutato da alcuni".

La rivedremo a Siena? "Appena posso. Anche la mia compagna mi stressa sempre l’anima per tornare. Forse non questa estate perché abbiamo in programma di sposarci. Ma spero presto. E come giocatore, chissà, in futuro…".