Il campionato si ferma fino al 21 marzo La squadra torna ad allenarsi mercoledì Alla ripresa c’è la trasferta di Grassina

Domenica prossima la Robur (nella foto Agnello) non scenderà in campo: il campionato si fermerà per la sosta prevista per il Torneo di Viareggio (poi rinviato dagli organizzatori). I bianconeri avranno quindi due settimane di lavoro davanti per ricaricare le energie e recuperare la condizione, chi ne ha bisogno, o dai rispettivi infortuni; gli ultimi arrivati, inoltre, avranno la possibilità di entrare con più calma nei meccanismi.

Mister Gilardino ha concesso due giorni di riposo alla squadra: gli allenamenti riprenderanno mercoledì con una doppia seduta. Doppio lavoro anche giovedì e sabato, venerdì sessione pomeridiana. Possibile che, nell’arco delle due settimane, venga fissata anche una partitella amichevole: se con altre squadre è complicato, causa Covid, probabile che sia un test in famiglia, magari con gli Juniores. Il campionato, per Guidone e compagni riprenderà sul campo del Grassina, domenica 21, poi sarà la volta, sette giorni dopo, della gara casalinga con la Sangiovannese. Per la partita con i rossoverdi non ci saranno bianconeri squalificati: tornerà anzi a disposizione Farcas, che ieri ha assistito all’incontro con la Flaminia dalla tribuna del Franchi, perché squalificato (sono rimasti in diffida Ruggeri, Martina, Bani e Mignani). La speranza del tecnico bianconero e della Robur è che per il prossimo impegno si sia sfoltita anche l’infermeria.

Fuori dall’elenco dei convocati, ieri, Terigi, Carminati, De Angelis e Forte. Per quanto riguarda l’attaccante, rientrato dopo il lungo stop nella vittoriosa trasferta di Città di Castello (in cui aveva fatto anche vedere buone cose), l’esclusione è stata dettata, riportando le parole rilasciate da Gilardino in conferenza stampa, dai pochi allenamenti svolti in settimana. Terigi e Carminati sono alle prese con guai muscolari, mentre per De Angelis si è trattato di un intoppo dell’ultima ora: ha avuto dei problemi per delle vesciche ai piedi, niente di preoccupante quindi. Sarebbe stato davvero una beffa per il 2001, l’ennesimo stop, dopo l’infortunio al ginocchio subìto a Civita Castellana, che lo ha costretto a sottoporsi a intervento chirurgico, il Covid, arrivato proprio nel momento del rientro e un’infiammazione appena ha ripreso a spingere un po’ sull’acceleratore.

AG